Sanità. Chi può e chi attende

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varesenews.it SALUTE

Gentile direttore, La salute, in riferimento alla condizione di possibile accesso alle cure, oggi è sempre più in una condizione di emergenza e si rivela quale fonte principale di angoscia per gli italiani ed in particolare per le fasce a medio e basso reddito Esiste nella quotidianità e nella realtà vissuta dei fatti, una sostanziale differenza tra Servizio Sanitario e fabbisogni sanitari, che viene risolta spontaneamente obbligando alcuni pazienti a rivolgersi al privato ed imponendo ad altri di rassegnarsi a lunghi tempi di attesa. (varesenews.it)

Se ne è parlato anche su altri media

La cura come antidoto alla mercificazione della salute. La proposta di Sandro Spinsanti. Guido Giustetto (SaluteInternazionale)

“Il tema del finanziamento pubblico per la sanità – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – infiamma il dibattito politico da oltre un anno, coinvolgendo aule parlamentari e consigli regionali, vista l’enorme difficoltà di tutte le Regioni a garantire i livelli essenziali di assistenza e un’offerta adeguata di servizi e prestazioni sanitarie. (Città di Torino)

Dal dataset Oecd Health Statistics, aggiornato a luglio 2024, emerge che sono 15 i Paesi europei dell'area Ocse che investono nella spesa sanitaria una percentuale del Pil maggiore dell'Italia, con un gap che va dai +3,9 punti percentuali della Germania (10,1% del pil) ai +0,6 della Norvegia (6,8% del pil). (la Repubblica)

Gimbe: “In sanità spendiamo il 6,2% del Pil, la media Ocse è al 6,9%'

Riproduzione riservata Salviamo la Sanità pubblica, salviamo la Costituzione (Quotidiano Sanità)

La distanza è ampia sia guardando agli investimenti in percentuale del Pil, sia ai fondi pro-capite per la popolazione. L'Italia investe nella sanità molto meno della media dei Paesi Ocse, in particolare quelli europei. (Fanpage.it)

Così Rita Longobardi, Segretaria Generale Uil-Fpl Nazionale che prosegue “il Governo non può continuare a nicchiare: servono soluzioni definitive e strutturali per garantire la dignità del lavoro dei professionisti sanitari e per salvaguardare il diritto alla salute, pubblico e universale, di tutti i cittadini. (AssoCareNews.it)