Vaccini, in Gran Bretagna no all’obbligo: “Non seguiremo l’esempio dell’Austria”

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Tra le misure anti Covid-19, la possibilità di uscire di casa solo per andare al lavoro, praticare sport all’aperto o acquistare beni essenziali.

MeteoWeb. “La Gran Bretagna dice ‘no’ alla vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19.

Queste misure preparano il terreno alla vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19, che entrerà in vigore il prossimo primo febbraio

Per la gran parte dei ristoranti e dei bar sarà possibile fornire solo servizi di takeaway. (Meteo Web)

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Queste misure preparano il terreno alla vaccinazione obbligatoria contro il Covid-19, che entrerà in vigore il prossimo primo febbraio. L’Austria, con il 66% degli 8,9 milioni di cittadini completamente vaccinato contro il coronavirus, ha attualmente uno dei tassi più bassi dell’Europa occidentale (Dire)

Non ha però detto che ci sono diversi paesi europei con una percentuale più alta di vaccinati del Regno Unito. Ha anche detto che i paesi europei hanno scelto mascherini e lockdown, mentre il Regno Unito ha scelto le vaccinazioni. (LondraNews)

I no-vax sono anche qui, ma il governo cerca di contrastarne l'azione con l'informazione e in generale la popolazione è molto più fiduciosa nei confronti del vaccino anti-Covid". Beatrice emigrata a Londra: “Qui fiducia nel vaccino” Nel Regno Unito il 25% della popolazione ha attualmente ricevuto la terza dose di vaccino anti-Covid. (Fanpage)

“La nostra è quella di maggior successo nel Vecchio Continente”, ha sottolineato il ministro. Nel corso dell’intervista, il ministro della Salute britannico, ha dichiarato che una delle differenze più grandi tra la Gran Bretagna e l’Europa è la gestione della campagna per la terza dose. (Nicola Porro)

«Ma al momento non vediamo nulla nei dati che ci imponga la necessità di passare dal piano A al piano B», ha aggiunto. Insistendo che «la miglior cosa da fare al momento è quella di ricevere il booster vaccinale» e di farlo «non appena si viene chiamati». (Corriere del Ticino)

Adesso Johnson è stato il primo leader a dire apertamente che la definizione di immunizzato deve essere aggiornata e comprendere la terza iniezione. E basso rispetto ad allora è anche il numero dei morti, l'ultimo bollettino parla di 61 decessi, a gennaio si superavano i 1.200. (EuropaToday)