Castiglioni (Anas): "Comportamenti scorretti utenti provocano maggior parte incidenti stradali"

AGI - Agenzia Giornalistica Italia INTERNO

Vista - "Lo studio sulla sicurezza stradaleci offre una fotografia chiara dei comportamenti scorretti degli utenti, che sono purtroppo il motivo della maggior parte degli incidenti stradali.

Anas su questo fronte si muove in tre direzioni: manutenzione, nuove tecnologie e sensibilizzazione, attraverso diverse campagne.

Lo ha detto Matteo Castiglioni, Direttore operation e coordinamento territoriale di Anas alla presentazione della Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, commissionata da Anas e condotta dallo Studio Righetti e Monte Ingegneri e Architetti Associati con il contributo dell'Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Ne parlano anche altre fonti

In Italia circolano oltre 50 milioni di veicoli, ma qual è il livello di sicurezza su strada? Di fronte al telefono al volante donne e uomini hanno comportamenti molto simili: lo usa 12,7% degli uomini e l’11,6% delle donne. (La Gazzetta dello Sport)

Proprio sulla base di quanto emerso dall'indagine, Anas, nell'ambito della campagna di sicurezza stradale “Quando guidi, guida e basta”, orienterà il messaggio all'utilizzo delle cinture di sicurezza Ascolta la versione audio dell'articolo. (Il Sole 24 ORE)

L'obiettivo è stato quello di indagare le motivazioni percepite come sottostanti i propri comportamenti rischiosi e quelli posti in essere dagli altri utenti della strada. L'analisi della percezione del rischio è stata accompagnata anche da 17 interviste semi-strutturate a utenti delle tre differenti tipologie di strade e autostrade oggetto dell'indagine. (Rai News)

Ci sono poi altri comportamenti che presentano gravi rischi per l’incolumità di chi circola sulle strade italiane. Otto italiani su dieci ignorano l’uso delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori. (La Repubblica)

Presentata oggi nell’ambito del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. In questo modo, per l’Italia, diventa difficile raggiungere i vari target fissati in continuazione dall’UE: dimezzare i morti sulle strade (ClubAlfa.it)

I risultati della ricerca rispecchiano in modo interessante la letteratura sulla percezione del rischio stradale e sui comportamenti di guida rischiosi. L’uso della cintura. Altro aspetto che allontana gli italiani dalla media europea, è l’utilizzo delle cinture di sicurezza (La Stampa)