Toghe contro il dl Sicurezza. Ma è un affronto al Colle

Toghe contro il dl Sicurezza. Ma è un affronto al Colle
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il Giornale INTERNO

Dalle nuove norme a tutela degli agenti a un possibile processo costituzionale al «dl sicurezza». L'ordine pubblico torna al centro dello scontro politico. E non solo. Sfiora infatti l'incidente istituzionale l'iniziativa dell'Anm che - senza troppe remore - ha deciso di alzare il tiro contro il governo, al punto di lambire le prerogative in ballo il Quirinale. Nel mirino, la magistratura organizzata adesso ha messo il «dl sicurezza»: «Un apparato normativo che non si concilia facilmente con i principi costituzionali di offensività, tassatività, ragionevolezza e proporzionalità» ha scritto ieri la Giunta esecutiva centrale dell'Associazione nazionale magistrati, a tre giorni dalla firma con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha dato il via libera definitivo al provvedimento d'urgenza, dopo che il governo aveva recepito praticamente tutti i suoi rilievi. (il Giornale)

Su altre testate

(di Avv. Marco Valerio Verni ) (Difesa Online)

Il 4 aprile, il governo ha approvato improvvisamente un disegno di legge sulla sicurezza che era in discussione e oggetto di critiche in Senato. Gli esperti, tra cui Gina Romero, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui diritti alla libertà di riunione e associazione pacifica, sostengono che questo decreto contiene disposizioni non in linea con il diritto internazionale dei diritti umani. (Centro di Ateneo per i Diritti Umani)

Viene introdotto il reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo. Punito con la reclusione da due a sei anni chi si procura o detiene materiale contenente istruzioni sulla preparazione e l’uso di congegni bellici micidiali, armi, sostanze chimiche o batteriologiche e di ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti con finalità di terrorismo. (il Giornale)

"Sicurezza, il decreto ci allontana da democrazia e stato di diritto". Intervista a Silvia Albano (Md)

Per la prima volta in assoluto si apre alla possibilità che il bambino venga strappato a sua madre. Fino a ora non si era mai pensata una misura simile (Il Fatto Quotidiano)

È l’Associazione nazionale magistrati, soprattutto, a riconoscerne i chiari tratti – subodorati anche dalla difesa di un imputato che ha sollevato la questione davanti al tribunale di Milano – nel decreto Sicurezza che ieri è stato assegnato alle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera per la conversione in legge entro 60 giorni. (Il Manifesto)

Esamineremo diversi punti di quel testo con l’aiuto fondamentale di una magistrata come la dottoressa Silvia Albano, presidente di Magistratura democratica (Md), giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma. (Radio Popolare)