Ore 12:44 - Piano Strutturale di bilancio, Giorgetti: non lasciamo indietro nessuno, impegno per crescita sostenibile e competitività economia
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Il ministro dell’economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha illustrato ieri in Consiglio dei ministri il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine adottato, con i dati aggiornati alla luce delle revisioni di contabilità nazionale rilasciate dall’Istat lo scorso 23 settembre e dopo il confronto con le parti sociali avvenuto mercoledì scorso. In particolare, il Piano conferma la traiettoria della spesa primaria netta (nuovo indicatore univoco sottoposto alla sorveglianza della Commissione) che avrà, nei prossimi 7 anni (orizzonte temporale di riferimento), un tasso di crescita medio vicino all’1,5%, compatibile con il profilo stimato dalla Commissione. (Fiscal Focus)
La notizia riportata su altri giornali
Nei calcoli aggiornati dal ministero dell’Economia infatti il costo del servizio al debito continua a crescere, ma meno di quanto si prevedesse ad aprile. E dal momento che gli spazi di bilancio si fondano sulle previsioni ufficiali, anche i rendimenti dei BTp danno una mano . (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Nel testo si sottolinea l’attenzione ad avviare operazioni che facilitino il lavoro di donne, giovani e soggetti vulnerabili. Il piano strutturale di bilancio, inviato da Palazzo Chigi alle Camere, è un documento molto più corposo della vecchia Nadef: suddiviso in tre capitoli, ha un arco temporale di previsione che si allarga a cinque anni (anziché tre) e comprende una vasta sezione dedicata alle riforme e agli investimenti, richiesti per estendere il periodo di aggiustamento da 4 a 7 anni. (Sky Tg24 )
«I dati diffusi dall’Istat evidenziano un aumento significativo del numero di occupati nel nostro Paese. I 494mila nuovi posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno rappresentano un segnale incoraggiante per l’economia italiana e testimoniano la resilienza e la capacità di adattamento del nostro tessuto produttivo. (Impresa Italiana)
ROMA – Prima l’usato sicuro del Pnrr, poi le materie scomode. Il governo Meloni sceglie uno schema a due tempi per le riforme inserite nel Piano strutturale di bilancio (Psb). Impegni obbligati in cambio di una correzione dei conti che così potrà essere spalmata su sette anni invece che su quattro. (la Repubblica)
Siamo all’inizio di ottobre e la stesura della Legge di Bilancio 2025 entra sempre più nel vivo. Una delle novità più attese riguarda il tanto dibattuto tema delle pensioni. Secondo quanto riportato all’interno del Piano strutturale di bilancio i primi segnali non sono affatto positivi per coloro che sperano di andare in pensione in anticipo. (Quotidiano di Sicilia)
Il governo annuncia ddl su nucleare, CCS (con competenze da attribuire ad Arera), idrogeno, emissioni di metano, stoccaggio gas. Le misure sono previste nel Piano di rientro nei parametri europei di bilancio con orizzonte al 2029 (Rinnovabili)