Di Maio “Non ho fondato un partito personale”

Quotidiano di Ragusa INTERNO

Napoli – “Io non ho voluto fondare un partito personale, ma stiamo promuovendo una costituente dei territori.

Nulla può nascere all’interno delle istituzioni, ma deve nascere sui territori.

Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a margine di un convegno a Napoli.

Se guardiamo a loro forse riusciamo a risolvere problemi enormi come l’aumento del costo dell’energia”

Noi dobbiamo continuare ad ispirarci ai nostri sindaci di tutta Italia, che ogni mattina si rimboccano le maniche e senza fare polemiche cercano di risolvere problemi concreti. (Quotidiano di Ragusa)

Su altri giornali

“Luigi Di Maio non si deve permettere di minare l’onore del Movimento 5 stelle, lui per primo dovrebbe essere consapevole del lavoro e della fatica che serve fare per tenere la barra dritta…Non voglio ritornare al passato, però sappiamo dei gilet gialli e di tutte le vicende…”. (Il Fatto Quotidiano)

Luigi Di Maio vs Giuseppe Conte: motivi personali dietro l’addio ai 5 Stelle. Luigi Di Maio se n’è andato dal Movimento 5 Stelle per vari motivi, tra cui l’ormai palese distanza ideologica dai fondamenti del Movimento. (Thesocialpost.it)

Conte ha confermato il sostegno al Governo. (24+)

(ITALPRESS) – “Io non ho voluto fondare un partito personale, ma stiamo promuovendo una costituente dei territori. Noi dobbiamo continuare ad ispirarci ai nostri sindaci di tutta Italia, che ogni mattina si rimboccano le maniche e senza fare polemiche cercano di risolvere problemi concreti. (Sardegna Reporter)

Poi Buffagni pone pubblicamente la questione del sostegno o meno al governo, ma lo stesso Conte frena: «Il nostro sostegno non è messo in discussione». Giuseppe Conte prepara le contromosse dopo l’addio dei dimaiani e dà rassicurazioni sulla presenza del M5S nel governo. (Corriere della Sera)

Su questo suggerirei a Luigi Di Maio e agli altri amici che hanno deciso di costituire un nuovo gruppo, decisione legittima, di non insistere oltre perché sono espressioni che noi non consentiamo più", tuona Conte. (Liberoquotidiano.it)