“Non fate assolutamente nulla”. Adesso Zelensky ci accusa

Nicola Porro ESTERI

Ma Zelensky e il suo entourage da qualche giorno stanno manifestando una certa irritazione per come si stanno mettendo le cose in guerra.

Per questo ieri non sono passate inosservate le dure parole del capo della diplomazia ucraina scagliate al Forum di Davos.

“Vediamo la Nato come un’alleanza, come un’istituzione messa da parte – ha detto Kileba – e che non fa assolutamente nulla”

Oppure le posizioni di Henry Kissinger, che hanno provocato la piccata reazione sia di Zelensky che del suo ministro degli Esteri a Davos. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altri media

(IMMAGINI PRESIDENZA UCRAINA TELEGRAM) (askanews) - Nel suo intervento in video quotidiano, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna ad accusare Mosca di genocidio, questa volta nella regione orientale del Donbass, in riferimento ai pesanti bombardamenti russi nella città di Severodonetsk. (Today.it)

Si tratterebbe in particolare di sistemi di missili a lancio multiplo, che da tempo il presidente ucraino Zelensky sta chiedendo. Della crisi del grano hanno parlato ieri al telefono il presidente russo Putin e il presidente del consiglio italiano, Draghi. (Vatican News - Italiano)

Aiutateci, o ci ridurranno in cenere” Nel consueto videomessaggio pubblicato nella notte sui propri canali social, il presidente ucraino Zelensky ha accusato la Russia di genocidio in Donbass: “Vogliono ridurre le nostre città in cenere. (Fanpage.it)

- ROMA, 27 MAG - "Il catastrofico svolgersi degli eventi potrebbe ancora essere fermato se il mondo trattasse la situazione in Ucraina come tale. E' il monito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video. (La Nuova Sardegna)

Ma dove ha preso così tanto potere chi blocca il sesto pacchetto?”, ha detto. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso diffuso nelle ultime ore, è tornato ad accusare la Russia di “genocidio” nel Donbass. (Secolo d'Italia)

Per l'Onu le vittime civili dall'inizio della guerra sono già oltre 4 mila. Progressi “lenti ma concreti”. Secondo il presidente Putin è Kiev che deve sminare i porti “il prima possibile” (LaPresse)