Covid, scoperta la 'porta d'ingresso' nelle cellule umane

Basilicata24 SALUTE

(Fonte: Adnkronos)

I tre inventori, insieme a collaboratrici e collaboratori, hanno già identificato due aptameri anti K353, quelli capaci di inibire in modo dose-dipendente il legame della proteina virale spike all’Ace2 umana e così prevenire in modo efficace l’infezione delle cellule.

In questo senso, infatti, le potenziali tossicità degli acidi nucleici come farmaci sono di gran lunga inferiori rispetto ad altri farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche”. (Basilicata24)

Se ne è parlato anche su altri media

Capace di bloccare direttamente il recettore “Ace2”, ovvero la “porta” che il coronavirus usa per entrare nelle cellule umane. Il team italiano ha così spostato l’attenzione dalle caratteristiche del virus a quelle della cellula umana bersaglio del virus. (Avvenire.it)

“Grazie a questo studio sarà adesso possibile sviluppare un nuovo approccio terapeutico di precisione per prevenire la diffusione dell’infezione da Covid-19 in forma grave, senza stimolare il sistema immunitario o avere effetti collaterali importanti correlati ai più famosi farmaci costituiti da anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche – hanno spiegato gli scienziati – in questo senso, infatti, le potenziali tossicità degli acidi nucleici come farmaci sono di gran lunga inferiori rispetto ad altri farmaci innovativi come gli anticorpi monoclonali o altre proteine terapeutiche” (Città della Spezia)

Prove di soccorso in uno degli scenari organizzati in Piemonte per l'esercitazione nazionale dei vigili del fuoco. (LaPresse) Soccorritori acquatici in azione sul lago di Viverone, nel torinese, con le moto d’acqua. (LaPresse)

Dovrà valutare la possibilità di raggiungere l’obiettivo ‘buono’ di qualità ambientale al 2027. Ciò permetterà di valutare se gli obiettivi di qualità, già raggiunti o da raggiungere, potranno essere mantenuti nel tempo. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Per questo scopo, gli scienziati hanno brevettato un nuovo approccio, il primo tassello di quello che diventerà un farmaco, basato sull’uso di un aptamero di Dna, ovvero un breve filamento oligonucleotidico, capace di legarsi in modo specifico al residuo K353 di Ace2 rendendolo inaccessibile alla proteina spike di qualsiasi coronavirus. (Meteo Web)

La strada che condurrà al farmaco ha preso avvio dallo studio promosso da Istituto Italiano di Tecnologia, Scuola Superiore Sant'Anna, Università degli Studi di Milano, ora pubblicato sulla rivista 'Pharmacological Research', organo della 'International Union of Basic and Clinical Pharmacology'. (PisaToday)