Sicilia, festa con 11 giovani: blitz dei carabinieri

il Fatto Nisseno INTERNO

All’interno dell’appartamento, i carabinieri si sono trovati di fronte a 11 ragazzi, ovviamente non conviventi, che stavano festeggiando dopo aver cenato e bevuto insieme.

Per loro, oltre all’invito a rientrare immediatamente nelle rispettive abitazioni, sono scattate le sanzioni amministrative previste

Ad Avola, durante la notte i carabinieri della locale stazione, con i colleghi del Radiomobile di Noto, mentre pattugliavano il centro cittadino, hanno notato sul marciapiede alcuni giovani, poco più che maggiorenni, che si muovevano a passo di musica con dei bicchieri di alcolici in mano; questi, alla vista delle auto dell’Arma, sono entrati di corsa all’interno di un’abitazione nei pressi da dove proveniva musica ad alto volume. (il Fatto Nisseno)

Ne parlano anche altri media

Caltanissetta è già in zona rossa da martedì 16 marzo, ordinanza che è stata poi rinnovata sino al 6 aprile. Niente visite a parenti e amici. (Giornale di Sicilia)

Viene così chiarito il divieto di visite ai parenti. Rimane, inoltre, sempre consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento (Radio CL1)

Ci sono così tanti motivi e problemi su cui intervenire e invece ci ritroviamo davanti un autentico muro di gomma: il Comune. Invece abbiamo visto solo dirette Facebook con i nuneri degli infettati ma per fare ciò bastava una diretta da parte degli addetti dall’ospedale. (Giornale Nisseno)

Il giovane nisseno, Gaetano Ferrara, viaggiava a bordo di un’auto insieme a due amici quando è stato fermato dai carabinieri che in quel momento stavano effettuando controlli del territorio. I militari dell’Arma hanno contattato il 118 giunto poco dopo sul posto. (Livesicilia.it)

Un vero e proprio crollo rispetto a ieri (250.933) legato alle festività pasquali. Lo comunica il ministero della Salute. (LaPresse)

Gli operatori hanno tentato di rianimarlo sul posto e dopodiché lo hanno trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia I militari dell'Arma hanno contattato il 118 giunto poco dopo sul posto. (La Tribuna di Treviso)