Terra dei Fuochi, la Cedu condanna l'Italia per inazione su rifiuti tossici

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Le autorità italiane mettono a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi, l'area campana coinvolta nei decenni scorsi nell'interramento di rifiuti tossici. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia che, pur riconoscendo la situazione, non ha preso le dovute misure. La Cedu ha stabilito che l'Italia deve introdurre, senza indugio misure generali in grado di affrontare in modo adeguato il fenomeno dell'inquinamento in questione. (Sky Tg24 )
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Le autorità italiane mettono a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi, l'area campana coinvolta nei decenni scorsi nell'interramento di rifiuti tossici. La Cedu, con sentenza definitiva, ha stabilito che l'Italia deve introdurre senza indugio misure generali in grado di affrontare in modo adeguato il fenomeno dell'inquinamento in questione. (il Dolomiti)
Bruxelles, 30 gen. (Gazzetta Matin)
Quali rischi corrono gli abitanti La Terra dei Fuochi è il nome attribuito al territorio compreso tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, un’area in cui circa 90 comuni sono stati coinvolti per anni nello smaltimento illegale di rifiuti tossici (Virgilio Notizie)

"La sentenza di oggi della Corte europea accoglie il ricorso presentato nel 2013 da 41 abitanti della zona di Napoli Nord ed area casertana che lamentavano gravi danni alla salute per lo sversamento di rifiuti tossici in quel territorio. (StileTV)
La Cedu ha condannato l’Italia perché, pur sapendo della situazione, non ha preso le misure necessarie per contrastare in maniera adeguata il fenomeno. CAMPANIA. (StileTV)
«E' un risultato storico che riporta dignità e giustizia ad un intero popolo, inchiodando lo Stato Italiano alle proprie responsabilità rispetto alla triste vicenda della cosiddetta Terra dei Fuochi» - dichiara Ambrogio Vallo, giovane avvocato caivanese, che insieme ad altri tre colleghi, Antonella Mascia, Armando Corsini e Valentina Centonze, nel 2014 hanno presentato ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. (ilmattino.it)