Castel Gandolfo, sradicata la vigna voluta da Papa Benedetto La citazione evangelica

Il Messaggero ESTERI

Molto probabilmente i lavori sono stati avviati senza tenere conto che quello non era un vitigno comune, un pezzo di campagna come un’altra, ma rappresentava emblematicamente la Chiesa di Benedetto XVI.

Poco tempo fa sono state smantellate nel Palazzo di Castel Gandolfo anche alcune stanze un tempo utilizzate da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI.

Quando la Coldiretti lo donò a Benedetto XVI, Ratzinger volle fare sistemare le piante proprio in quel preciso luogo, in parallelo alla statua di marmo del Buon Pastore, a sottolinearne la portata simbolica. (Il Messaggero)

La notizia riportata su altre testate

È chiaro che Papa Francesco sta cercando, tra mille difficoltà, di fare due cose difficilissime e per certi versi rivoluzionarie. Da cui un’unica cosa deriva chiaramente, cosa lo ripeto perfettamente ben nota: la Chiesa non può avere due Papi, è impossibile. (L'Indro)

Però il problema oggi sono gli interventi di Ratzinger, non l’eventualità di una nuova rinuncia, in questo caso di Bergoglio. Ne parliamo con Francesco Margiotta Broglio, allievo di Carlo Arturo Jemolo, presidente della Commissione per la libertà religiosa in Italia e storico studioso dei rapporti tra Stato e Chiesa. (La Stampa)

Un libro sul celibato di sacerdoti innesca uno scontro tra il Papa Emerito e il cardinale guineano Robert Sarah (a lui molto vicino) (Il Sole 24 ORE)

Vi si afferma: "La perfetta e perpetua continenza per il regno dei cieli (...) è sempre stata considerata dalla Chiesa come particolarmente confacente alla vita sacerdotale. Il celibato - osserva il Decreto - "ha per molte ragioni un rapporto di convenienza con il sacerdozio. (AGI - Agenzia Italia)