A Hong Kong approvata la nuova legge sulla sicurezza. Joshua Wong: "È la fine"

AGI - Agenzia Italia ESTERI

"È la fine di Hong Kong.

La legge è stata inserita nell'Annex III della Basic Law, la mini-costituzione di Hong Kong che ne regola il rapporto con Pechino.

Figo Chan, rappresentante del Civil Human Rights Front, l'organizzatore dell'evento, ha ribadito l'appello alla partecipazione alla marcia che sarà contro la nuova legge.

[End of Hong Kong, Beginning of Reign of Terror]. . 1.

It marks the end of Hong Kong that the world knew before. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nella conferenza stampa settimanale prima della riunione di gabinetto, la governatrice Carrie Lam ha affermato di ritenere «non appropriato in questo momento commentare qualsiasi tema legato alla legge sulla sicurezza nazionale». (Corriere del Ticino)

Gli arresti eseguiti sono almeno 180, secondo quanto comunicato dalle forze dell'ordine sui social media, con l’accusa di avere violato la legge sulla sicurezza nazionale e per possesso di armi. Ora non è il momento di arrendersi» ha scritto su Twitter l'attivista pro-democrazia di Hong Kong Joshua Wong, pubblicando delle foto delle manifestazioni. (La Stampa)

In totale, sono state arrestate più di 300 persone con varie accuse, tra cui assemblea illegale, possesso di armi e violazione della legge sulla sicurezza nazionale. I manifestanti protestano contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale, recentemente entrata in vigore. (Euronews Italiano)

. . – PECHINO, 30 GIU – La governatrice di Hong Kong Carrie Lam esprime “i più sentiti ringraziamenti” alla Cina per aver valutato le opinioni di governo e settori della comunità locali, e “preso in considerazione la situazione pratica” della città nel processo di elaborazione della legge” sulla sicurezza nazionale. (Libertà)

“Una legge sulla sicurezza nazionale è stata imposta a Hong Kong attraverso un processo a cui nessuno a Hong Kong ha partecipato, con contenuti che nessuno conosce. Il principio un paese due sistemi – secondo il quale Hong Kong appartiene formalmente alla Cina pur avendo un proprio ordinamento politico e amministrativo – viene minato dalle fondamenta. (Wired Italia)

La mossa, che ha causato la dura opposizione di Usa, Ue e Gran Bratagna, è vista come una stretta all'ampia autonomia di Hong Kong prevista al momento del passaggio della città dalla sovranità di Londra a quella di Pechino (Avvenire)