Pegasus, Prodi spiato. I sospetti sul Marocco

ilGiornale.it ESTERI

Pure gli attuali primi ministri di Pakistan, Egitto e il re del Marocco sarebbero finiti nel mirino di Pegasus.

La rivelazione su Prodi arriva dal Washington post, che ha chiamato il fondatore dell'Ulivo sul numero di telefono che sarebbe stato «penetrato».

Gli acquirenti di Pegasus sono sopratutto Arabia Saudita, Emirati Arabi, India, Messico, Ruanda e Marocco.

L'ex premier italiano e presidente della Commissione europea, Romano Prodi, è finito nella rete di Pegasus, «il super trojan israeliano», come lo chiama un addetto ai lavori del mondo cyber. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri media

Ho ringraziato i giornalisti del Washington Post che mi hanno avvisato, non so perché abbiano cercato di spiarmi. Il suo telefonino potrebbe essere stato obiettivo dei servizi segreti del Marocco perché nel 2012 Prodi era stato inviato speciale dell’Onu nel Sahel. (Corriere della Sera)

Ma un sospetto sul mandante dell’operazione di sorveglianza c’è: Prodi è stato inviato speciale dell’Onu nel Sahel, era il 2012. Così l’ex Presidente del Consiglio italiano, proprio come il Presidente Macron, potrebbe essere stato spiato dal Governo del Marocco (Lega Nerd)

Prodi sta alternando momenti di svago in riviera ai lavori della Fondazione Merloni di cui fa parte del Comitato Scientifico. (Il Cittadino di Recanati)

Il nome di Prodi potrebbe essere legato alla sua nomina, nel 2012, a inviato speciale dell'Onu per il Sahel. Dal canto suo, la Nso, l'azienda israeliana produttrice si è difesa dicendo che l'elenco trapelato di 50.000 numeri «è un elenco di numeri che chiunque può cercare su un sistema open source per motivi diversi dalla sorveglianza tramite Pegasus. (La Sentinella del Canavese)

Ha invece ribadito che le capacità cyber elaborate in Israele possono sventare attacchi che siano lanciati da "Paesi negativi" contro Paesi terzi. Pegasus è stato sviluppato dalla società israeliana Nso Group. (Rai News)

Prodi non è il solo politico probabilmente intercettato. Tra di essi anche tre presidenti - tra i quali Emmanuel Macron - dieci primi ministri e un re, quello del Marocco (Gazzetta di Parma)