Omicidio di Nada Cella, il fratello di Annalucia Cecere: ˝È una donna irascibile, può averla uccisa˝

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Cuneodice.it INTERNO

Colpo di scena nel processo per l'omicidio di Nada Cella, la segretaria del commercialista Marco Soracco uccisa nello studio nel 1996 a Chiavari. Durante il dibattimento in corso a Genova contro Annalucia Cecere, imputata per il delitto oggi residente a Mellana di Boves, ieri, martedì 15 aprile, è stato sentito il fratello Maurizio, il quale, parlando fuori dall'aula con i giornalisti, ha detto: "Mia sorella può avere ucciso. (Cuneodice.it)

Ne parlano anche altre testate

"Stiamo cercando di mettere insieme i pezzi di questo puzzle infinito, tanti piccoli pezzi attraverso i quali speriamo si possa comporre un quadro che alla fine speriamo sia completo tanto da far emergere la verità, quella che noi crediamo sia la verità". (Primocanale)

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In Corte d’Assise, Maurizio Cecere e l’ex fidanzato descrivono l’imputata come irascibile e pericolosa. Un bottone collega la donna al delitto del 1996. (POP - Il Giornale Popolare)

L’adozione, i figli, il carattere: in aula la vita difficile di Cecere imputata per l’omicidio Cella

Il caso è stato riaperto a 28 anni dal delitto grazie al lavoro della criminologa Antonella Delfino Pesce, consulente della famiglia Cella. Gli imputati sono Annalucia Cecere, accusata di aver ucciso la ragazza, il commercialista Marco Soracco e sua madre Marisa Bacchioni, che avrebbero mentito agli inquirenti. (Vanity Fair Italia)

Il fratello di Annalucia Cecere, sospettata essere l'assassina, ammette in aula: «Mia sorella può avere ucciso. Se viene contraddetta diventa di una cattiveria impressionante. (Leggo.it)

L’infanzia in Campania, la convivenza con un padre alcolizzato che ha incendiato la casa con tutta la sua famiglia dentro, l’arrivo in Liguria come ragazza sola, accolta dalla Curia. E il carattere per nulla facile, gli scatti d’ira, l’aggressività, le manipolazioni. (la Repubblica)