Petrolio, la Russia supera l’Arabia Saudita: è il principale fornitore della Cina

Corriere della Sera ESTERI

Si tratta di un calo di circa il 15% rispetto ai 2,17 milioni di barili al giorno di aprile.

A maggio l’Arabia Saudita ha consegnato alla Cina 7,82 milioni di tonnellate (1,84 milioni di barili di petrolio).

Siamo di fronte a una nuova partnership economica: la Russia ha spodestato l’Arabia Saudita dal ruolo di principale fornitore di petrolio della Cina, che il primo paese importatore.

La Russia è il principale fornitore di petrolio della Cina. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

La Cina ha criticato fin dall'inizio le sanzioni occidentali definendole "terrorismo finanziario" e "armamento economico", attaccando poi le forniture di armi a Kiev. Le raffinerie di Pechino stanno ricevendo le forniture petrolifere russe con un forte sconto sui prezzi, spingendo l'import del Paese del 55% annuo a maggio. (Fanpage.it)

Inoltre il grano, a differenza del petrolio, non può essere stoccata all’infinito, data la sua deperibilità Da settimane la Cina sta facendo di tutto per incrementare le scorte delle principali risorse strategiche. (InsideOver)

La vera prova della volontà di Cina e India di acquistare petrolio russo arriverà quando le sanzioni avranno pieno effetto. Il rapido passaggio dell'India al petrolio russo. Prima della guerra in Ucraina, la Russia rappresentava circa l'1% del fabbisogno di petrolio dell'India (ilmessaggero.it)

alla Russia, perché proprio quando Putin è stato abbandonato dal resto del mondo i due Paesi si sono fatti avanti per acquistare da lui gas e petrolio. «Anche se le forniture di gas possono ancora attualmente essere procurate sul mercato e abbiamo scorte, la situazione è seria e arriverà l’inverno» ha concluso il ministro (La Legge per Tutti)

La guerra sta costringendo la Russia a vendere le proprie materie prime a prezzi di saldo, ma i crescenti rapporti commerciali con la Cina potrebbero evitare alla Russia il crollo della propria economia per effetto delle sanzioni occidentali. (L'HuffPost)

Dopo l’India anche la Cina ha accelerato gli acquisti a partire da maggio, attirata dai prezzi super scontati. Così il calo delle importazioni europee è più che compensato (almeno fino all’entrata in vigore dell’embargo Ue) (24+)