L'industria europea delle batterie EV è già a rischio fallimento
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La crisi della filiera europea delle batterie per veicoli elettrici si aggrava, con progetti cancellati e investimenti a rischio. Northvolt, considerata la migliore speranza dell'Europa per una produzione locale competitiva con la Cina, sta attraversando difficoltà finanziarie e cancellando progetti di gigafactory. La situazione riflette il calo delle vendite di veicoli elettrici nella prima metà del 2024, che ha spinto le case automobilistiche europee a rivedere al ribasso i propri obiettivi. (Tom's Hardware Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Northvolt, il produttore svedese di batterie per veicoli elettrici, ha annunciato lunedi il taglio di 1.600 dei suoi oltre 6.000 posti di lavoro per far fronte a una situazione finanziaria difficile... (Il Messaggero - Motori)
All’incirca un anno fa scrivevamo dei piani di Northvolt per mettere a segno l’IPO a Wall Street da 20 miliardi di dollari (ma la cosa è rimasta in sospeso). Dodici mesi dopo l’ex startup svedese che produce batterie ha annunciato 1600 licenziamenti che colpiranno in particolar modo l’impianto estrattivo di Skellefteå, il laboratorio Västerås e la sede centrale di Stoccolma. (StartupItalia)
L'azienda ha inoltre congelato i piani di espansione dell'impianto svedese e ritardato il progetto di una nuova fabbrica in Quebec. La Northvolt, prima azienda europea a costruire una gigafactory di batterie in Svezia, ha annunciato il taglio di 1.600 posti di lavoro a causa della crisi del settore delle auto elettriche. (Tom's Hardware Italia)
Sta finendo nel peggiore dei modi l'avventura della startup delle batterie per auto elettriche in Svezia: la Northvolt, infatti, affonda fra debiti, ritardi e una indagine per morti sospette fra dipendenti. (Torino Cronaca)
Un quinto dei suoi dipendenti a livello globale - nel suo quartier generale in Svezia. Secondo quanto riporta Automotive News, la realtà più rilevante nel nostro continente nel mercato delle batterie per auto elettriche sta pagando il conto di problemi produttivi, una domanda scarsa e della concorrenza cinese. (Automoto.it)
Questo scenario avrebbe spinto l’azienda a prendere decisioni drastiche, tra cui il taglio di ben 1.600 posti di lavoro. Il piano sostenuto anche dalla partecipazione di Volkswagen, si scontra ora con difficoltà crescenti dovute al rallentamento della domanda di auto elettriche. (SicurAUTO.it)