Omicidio suicidio a Bologna: il litigio, l'auto e il biglietto. La pista dell'orrore

il Resto del Carlino INTERNO

Bologna, 3 maggio 2021 - Emma Pezemo sarebbe stata uccisa in un parco, poi fatta a pezzi e il suo corpo gettato in un cassonetto dei rifiuti di via Togliatti.

Certo è che i due si erano incontrati sabato sera, poi il buio.

E ad ucciderla sarebbe stato il fidanzato, Jacques Honoré Ngounet, 43 anni, origini camerunesi come la ragazza.

Un permesso di soggiorno in via di rinnovo, un solo precedente penale alle spalle per disturbo della quiete pubblica, ritrovato impiccato nel suo appartamento in una struttura di viale Roma (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

Nonostante la confessione lasciata a un foglio di carta, le forze dell'ordine continuano ad indagare per accertare definitivamente la dinamica dell'omicidio-suicidio. Jaques ha confessato l'omicidio della fidanzata Emma tramite un biglietto scritto in francese lasciato nella sua stanza prima di impiccarsi. (Fanpage.it)

Il corpo di una donna di 31 anni è stato trovato in un cassonetto di viale Togliatti, alla prima periferia di Bologna. Sono in corso le indagini della squadra mobile per ricostruire i fatti (L'HuffPost)

È un raccapricciante caso di omicidio-suicidio quello avvenuto nella periferia di Bologna. A dare l'allarme sono state le coinquiline, dopo aver notato che la ragazza non faceva ritorno a casa (triestecafe.it)

Attivate le ricerche, il corpo della gioavne è stato rinvenuto in un cassonetto di via Togliatti. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di oggi a Bologna. (BolognaToday)

Emma Pezemo aveva 31 anni, veniva dal Camerun e studiava a Bologna per diventare operatrice socio sanitaria. Se qualche elemento dovesse però mettere in dubbio questa ricostruzione, lo scenario che si aprirebbe sarebbe ancora più inquietante (ilmessaggero.it)