ChatGPT vs DeepSeek: una sfida tra giganti dell'intelligenza artificiale Alessandro Incremona, Andrea Pozzi

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L'HuffPost ECONOMIA

Il futuro dell’intelligenza artificiale potrebbe risiedere in un equilibrio tra le filosofie di ChatGPT e del chatbot cinese DeepSeek, mettendo insieme apertura e controllo, creatività e responsabilità. L'innovazione, infatti, continuerà a essere guidata da questi giganti, che non solo competono ma contribuiscono a spingere più in là i confini del possibile. Ma come si è arrivati a questo punto? Negli ultimi anni, i modelli di linguaggio di grandi dimensioni (Large Language Models, LLM) sono diventati una pietra miliare della tecnologia. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

In mezzo a tutto questo clamore, mercoledì 29 gennaio un gruppo di ricercatori della società di sicurezza cloud Wiz ha pubblicato un rapporto da cui emerge che DeepSeek ha lasciato uno dei suoi database critici su internet, rendendo visibili a chiunque oltre un milione di informazioni sensibili, tra cui log di sistema, prompt degli utenti e addirittura i token di autenticazione delle Api. (WIRED Italia)

DeepSeek, l'ultima intelligenza artificiale made in Cina, ha avuto una vita brevissima negli store digitali italiani: pochi giorni dopo il suo arrivo, il Garante per la protezione dei dati personali ha deciso di bloccarla, aprendo un'istruttoria. (ilmessaggero.it)

L'autorità "ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou Deepseek Artificial Intelligence e di Beijing Deepseek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot Deepseek". (Il Giornale d'Italia)

Il Garante della Privacy ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani per DeepSeek, l’intelligenza artificiale cinese che nei giorni scorsi si è imposta nel dibattito come competitor di quella americana. (Il Fatto Quotidiano)

Il modello linguistico DeepSeek-R1 è balzato agli onori della cronaca negli scorsi giorni, ma non tutte le notizie sono positive. Un'indagine recente ha, infatti, portato alla luce una grave falla di sicurezza che ha esposto pubblicamente due database contenenti informazioni altamente sensibili. (HWfiles)

Un documento di ricerca pubblicato in occasione del lancio ha rivelato che DeepSeek ha speso solo 6 milioni di dollari in potenza di calcolo per ogni sessione di addestramento del modello, un costo inferiore rispetto a quanto stimato (e in parte confermato) per IA popolari come ChatGPT o Gemini di Google. (idealista.it/news)