Stasera in prima tv e streaming c’è Mixed by Erry, film napoletano geniale da una storia vera

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CINEMA & TEATRO Stasera in prima tv e streaming c’è Mixed by Erry, film napoletano geniale da una storia vera Chi era e cosa fece il ragazzo napoletano che negli Anni 80 divenne il re delle musicassette pirata? Ecco dove vederlo oggi di A.C. e L.B. Mixed by Erry, da una storia vera della Napoli di metà anni 80. Non prendete altri impegni stasera. Su Rai 2 alle 21,20, in prima visione tv per tutti e in contemporanea streaming su RaiPlay, arriva Mixed by Erry di Sydney Sibilia (la saga di Smetto quando voglio, Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883). (Style Magazine)
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Quando il negozio chiude, il giovane, aiutato dai fratelli Peppe e Angelo, decide di dedicarsi ai nastri pirata a tempo pieno. Il marchio “Mixed by Erry” diventerà popolarissimo, non solo a Napoli e dintorni, ma in tutta Italia e a livello internazionale, tanto da attirare l’attenzione di polizia e malavita. (Rai.it)
Ho ritrovato quei nastri, ci siamo incuriositi riguardo l’autore e abbiamo scoperto innanzitutto che erano in tre e non uno. «Da ragazzo a Salerno non c’erano negozi di dischi e io come tanti altri compravo le loro audiocassette - raccontava il regista presentando la pellicola -. (Corriere della Sera)
In onda questa sera in prima tv alle 21.20 su Rai 2, Mixed by Erry è una commedia irriverente e davvero riuscita, diretta da Sydney Sibilia. La storia, ispirata a fatti realmente accaduti, è quella di tre giovani fratelli napoletani (i Frattasio) che, negli anni Ottanta, diventano ricchissimi piratando e vendendo musicassette (iO Donna)

News Cinema Tratto da una storia vera, Mixed by Erri racconta di come un trio di fratelli abbia rivoluzionario lo scenario musicale dagli Anni '70 in Italia. (ComingSoon.it)
ha fondato un impero della pirateria musicale nel pieno degli anni '90 a Napoli. Enrico era un giovane dj e appassionato di musica quando inizio a realizzare audiocassette mixate illegalmente nel retrobottega di un negozio di elettrodomestici e dischi dove lavorava. (Corriere dell’Umbria)