Lazio, le colpe dei medici e quelle di Lotito per il caos tamponi

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Definite “gravissime” le violazioni perpetrate, anche se il Tribunale parla di “assenza di parametri tipizzati“, cioè di una specifica giurisprudenza, e vuole rimanere nel “perimetro quantitativo formulato dalla Procura”.

Allo stesso tempo però chi rischierebbe sarebbe direttamente la Lazio, in quanto la difesa non avrebbe per niente convinto i giudici.

I biancocelesti rischiano dei punti di penalizzazione in classifica vista la poca chiarezza con la quale, secondo i giudizi, si sia messa in atto la difesa. (RomaNews)

Se ne è parlato anche su altri media

Lotito inibito per 7 mesi, i medici Rodia e Pulcini per 12, multa di 150.000 euro alla società. Questa la decisione del Tribunale Federale in merito al caso tamponi in cui è stata coinvolta la Lazio. (La Lazio Siamo Noi)

Il Tribunale ritiene palese la responsabilità della componente medica e stigmatizza definendolo paradossale il caso del calciatore Ciro Immobile che dopo essere risultato positivo al controllo del 26 ottobre, proprio in virtù delle gravissime violazioni perpetrate ha potuto disputare la gara, entrando in stretto contatto coi componenti della propria squadra e della squadra avversaria in virtù di due tamponi negativi effettuati senza alcuna legittimazione, per poi risultare nuovamente positivo prima dell’incontro di Champions con lo Zenit" Mentre non sembra possa imputarsi al Lotito quanto espressamente contestato in deferimento e, tanto, pur in presenza del suo innegabile interessamento per la vicenda in oggetto, atteso che, ad ogni buon conto, non è in alcun modo dimostrato, né contestato, che nella sua funzione di presidente, il Lotito abbia impedito l’attivazione delle procedure. (ilBianconero)

Definite “gravissime” le violazioni perpetrate, anche se il Tribunale parla di “assenza di parametri tipizzati”, cioè di una specifica giurisprudenza, e vuole rimanere nel “perimetro quantitativo formulato dalla Procura”. (Pagine Romaniste)

Lotito viene comunque censurato perché avrebbe dovuto imporre un comportamento idoneo a vietare ai positivi di poter rientrare nei ranghi della squadra (La Gazzetta dello Sport)

Infatti, viene sottolineato che qualora si accerti un caso di positività, la gestione della procedura rientra fra gli “aspetti medici”. La Procura aveva però chiesto 13 mesi e 10 giorni per il presidente biancoceleste. (Toro News)

L'assenza di precedenti, alla fine, ha giocato un ruolo cruciale: questo è quanto emerge dalle motivazioni del Tribunale Federale in merito alla sanzione nei confronti della Lazio per il caso tamponi. Dopo la sentenza emessa lo scorso 26 marzo si apprende inoltre che «il contestato mancato esercizio dell'obbligo di vigilanza, nella sostanza esplicitato nel mancato esercizio di condotte attive, non risulta esplicitato e sviluppato», punto su cui i legali della Lazio punteranno per un ulteriore sconto di pena. (LAROMA24)