Sciopero dei benzinai, vertice delle sigle per valutare se ridurre la durata

Il Fatto Quotidiano INTERNO

È in corso dalle 19 di martedì sera lo sciopero indetto dai benzinai contro le misure del decreto legge sulla Trasparenza dei prezzi del governo Meloni, che aveva accusato i distributori di “speculazione” dopo gli aumenti dovuti alla mancata proroga dello sconto sulle accise. Il tentativo in extremis del ministro Adolfo Urso di scongiurare la serrata ha spaccato le rappresentanze sindacali: Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio hanno confermato la chiusura di due giorni mentre Faib Confesercenti ha ridotto la protesta da 48 a 24 ore ritenendo “positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge”. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

I benzinai sono stati convocati dal ministro delle Imprese e Made in Italy. (Borsa Italiana)

I gestori hanno comunque precisato che la scelta è state presa «a favore degli automobilisti, non certo del governo». Le sigle Fegica e Figisc hanno revocato la seconda giornata di sciopero, iniziato ieri sera, a seguito dell’incontro pomeridiano con i rappresentanti del governo. (Open)

Nel frattempo, la novità è che a questo sciopero hanno aderito dall'80 al 90% dei gestori - media dell'89% - , ovvero 12.000-13.000 impianti sui 22.000 totali sparsi nel nostro Paese. Per scoprire orari, impianti aperti e qualsiasi altra informazione riguardo l'agitazione, basta cliccare qui . (Auto.it)

Già questa mattina il sindacato Faib Confesercenti aveva deciso di non attuare la mobilitazione nella giornata di domani 26 gennaio. Successivamente le altre due sigle organizzatrici Fegica e Figisc Confcommercio hanno seguito la stessa strada Contrordine (LaC news24)

In una nota diffusa al termine di un nuovo incontro al Mimit, le due organizzazioni dei gestori sottolineano tuttavia che restano molte criticità e che la decisione è stata presa per favorire i cittadini. (Today.it)

L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente. L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica. (Quotidiano di Ragusa)