The Brutalist conferma la voce unica e ineguagliabile di Brady Corbet, sempre più un autore da Oscar

The Brutalist conferma la voce unica e ineguagliabile di Brady Corbet, sempre più un autore da Oscar
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Con The Brutalist il regista e sceneggiatore Brady Corbet cambia del tutto marcia. Eppure, pur distanziandosi dall’esordio L’infanzia di un capo (2015) e prendendo tutt’altra direzione rispetto a Vox Lux (2018), il suo marchio resta riconoscibile. Ammirevole per una terza opera che conferma l’identità preziosa e frastagliata dell’autore americano. Una voce unica, ineguagliabile perché con il film - presentato in anteprima alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia - esprime una verità di cui ci eravamo accorti e che con The Brutalist se ne ha la conferma: non c’è nessuno, nel panorama cinematografico, come Corbet. (GQ Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

La scriviamo noi della redazione di Lucy e arriva nella tua mail la domenica, prima di pranzo o dopo il secondo caffè – dipende dalle tue abitudini. Le vite degli altri è una newsletter che racconta di vite che non sono la nostra: vite straordinarie, bizzarre o comunque interessanti. (Lucy. Sulla cultura)

Brady Corbet è riuscito a fare una cosa rara: un grande film in cui l’architettura è al centro e come protagonista c’è un architetto, interpretato da Adrien Brody, una figura ispirata a Breuer, Kahn e Rudolph. (Domus IT)

VistaVision 70mm, 3 ore e 35 minuti di durata, un intervallo di 15 minuti con fotografia d'epoca (diegetica) utilizzata come sfondo per il countdown della pausa: The Brutalist è l'ambiziosa opera terza di Brady Corbet, di nuovo in gara a Venezia sei anni dopo Vox Lux, scritta come di consueto (fu così anche per l'esordio L'infanzia di un capo) con la moglie Mona Fastvold, sceneggiatrice e regista che nel 2020 portò al Lido Il mondo che verrà. (cinematografo.it)

Mostra di Venezia, la passione di Adrien. Brody-esule si esalta: "Mia madre una rifugiata"

L'epopea dell'architetto brutalista allievo del Bauhaus che cade senza scarpe dentro un sogno americano rabberciato e ne prova sulla propria pelle solo le schegge che gli riaprono le ferite del campo di concentramento, è per Corbet e per sua moglie Mona Fastvold che co-sceneggia e co-produce il film, un corpo a corpo con un attore che sa cos'è il dolore e che ha inciso nel volto la memoria del passato. (Corriere della Sera)

Il regista e attore statunitense Brady Corbet ha presentato oggi, in conferenza stampa assieme al cast, il suo ultimo film intitolato The Brutalist, in concorso a Venezia 81. (Sentieri Selvaggi)

Brody interpreta László Tóth, un architetto ebreo ungherese sopravvissuto all’Olocausto, che fugge dall’Ungheria, e approda nel dopoguerra in un’America sospettosa, diffidente, razzista, che lo respinge e lo accoglie allo stesso tempo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)