Terzo mandato, Manfredi: basta incertezze, per la Regione serve un nome legittimato a essere candidato

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ilmattino.it INTERNO

Fateci caso: De Luca è abilissimo, ieri mattina, a non citare mai né il Pd, né qualcuno dei suoi esponenti. Anzi per glissare alle domande dirette dei giornalisti, preferisce citare due volte Parmenide («L’essere è, il non essere non è»), e un’altra declama addirittura una poesia di Eugenio Montale. Pur di non rispondere. Come se volesse, scuola da vecchio dirigente di partito, tenere uno spiraglio ancora aperto. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altre testate

Un concetto che conferma e rilancia sia che si parli di guerra in Ucraina e sostegno a Kiev; sia che si affronti la questione “Autonomia differenziata”, o che si discuta del tema che infiamma il dibattito politico in questi giorni: la vexata quaestio “Terzo mandato”. (Secolo d'Italia)

Pietro Senaldi 12 gennaio 2025 (Liberoquotidiano.it)

– Onorevole Matteo Ricci, europarlamentare Pd, da (ex) sindaco di Pesaro che, come altri amministratori dem, si era espresso a favore del terzo mandato, che pensa della decisione del governo di impugnare la norma approvata in Campania? “Sono sempre stato favorevole al terzo mandato per i sindaci e per i presidenti di Regione: non vedo una vera differenza con i parlamentari o gli esponenti di governo che invece non hanno limiti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L'escalation di De Luca: citazioni e invettive feroci, il re dei cacicchi va all'ultima sfida

Ma la verità è che Elly Schlein e il suo Pd non sanno come scrollarsi di dosso il fardello dell’ex “sceriffo di Salerno”, deciso a ricandidarsi nonostante il partito l’abbia mollato e nonostante il governo abbia impugnato la legge regionale da lui stesso fatta approvare che gli permette di scendere ancora in campo dopo dieci anni di governo della Campania. (Il Dubbio)

Al di là del manifesto linguaggio aggressivo, a cui ci ha abituato il personaggio, questa volta balza in piena evidenza la malcelata natura difensiva … (La Repubblica)

Al massimo potrebbe essere il Gran visir di tutti i cacicchi, ma pure qui mica ci siamo, che mai accetterebbe di fare il primo ministro di un sultano. Perché per lui Giorgia Meloni è una «stracciarola» quando non è una «str…». (Corriere Roma)