«Sulla costa i massacratori di alawiti indossavano le divise dei filo-turchi»

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Nei primi tre mesi dopo la caduta del regime di Assad, il neo presidente Ahmad Al-Sharaa è riuscito a mantenere una relativa stabilità. Il suo governo si è concentrato sulla prevenzione degli omicidi punitivi e sul tentativo di evitare che il paese precipiti nelle rappresaglie. Tuttavia, la fragile pace è stata presto infranta quando i lealisti di Assad hanno lanciato un’insurrezione armata nelle città costiere, prendendo di mira le forze di sicurezza del neonato regime. (il manifesto)
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Oltre 8.500 persone provenienti dalla Siria in questi giorni hanno valicato il confine nord ed est del Libano: 1.791 famiglie, tra cui 63 libanesi residenti in Siria. (il manifesto)
Tre mesi dopo la caduta di Assad, la Siria è precipitata in una nuova ondata di violenza. L'equilibrio è molto fragile. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani sono stati uccisi 1068 civili nell'ovest del Paese. (Diocesi di MIlano)
Da giovedì 6 marzo, in diverse zone a prevalenza alawita, la stessa setta sciita a cui appartiene Assad, i residenti descrivono scene raccapriccianti, con strade insanguinate piene di cadaveri. Massacri di massa e saccheggi in Siria contro gli alawiti, perpetrati dai miliziani islamisti che hanno assunto il controllo del Paese dopo la cacciata di Bashar al Assad. (Alley Oop)

Sono stati giustiziati sommariamente, bastonati a morte, colpiti alla testa con armi da fuoco e uccisi in altri modi in 47 località diverse nelle regioni costiere di Latakia e Tartus e nell’entroterra tra Hama e Homs. (il manifesto)
L'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Se dovesse succedere qualcosa verrebbero lasciati soli”. Con queste parole Zeidoun Zoubi, ricercatore e analista siriano, a metà febbraio avvertiva Damasco della necessità che il “nuovo Stato” intervenisse quanto prima per … (Limes)