Attentato a Kabul

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Ancora da chiarire se le esplosioni possono essere ricondotte allo Stato islamico nel Khorasan, un gruppo che ha già rivendicato attentati a Kabul dopo il ritiro delle forze della Nato e la presa del potere da parte dei talebani, il 15 agosto scorso

Il bilancio aggiornato a ieri pomeriggio, 2 novembre, era di almeno 15 morti e oltre 30 feriti: nella giornata di ieri due esplosioni si sono verificate a Kabul, la capitale dell’Afghanistan, nei pressi dell’ospedale Sardar Mohammad Daud Khan, riferisce Tolo News, emittente di notizie dell’Afghanistan. (Romasette.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Keystone. Un alto comandante militare talebano è stato ucciso nel tentativo di rispondere all'attentato suicida e con armi da fuoco sferrato ieri dall'Isis contro un ospedale nella capitale afghana Kabul (Bluewin)

In seguito abbiamo scoperto che si era sacrificato in una lotta corpo a corpo all'ospedale" "Quando ha saputo che l'ospedale era sotto attacco - ha raccontato un portavoce dei talebani - Maulvi Hamdullah, comandante del corpo di Kabul, si è immediatamente precipitato sul posto. (tvsvizzera.it)

Nel frattempo, rapporti recenti suggeriscono che l'ex personale di sicurezza si sarebbe unito ai terroristi Daesh* dopo il crollo del governo appoggiato dagli Stati Uniti. (Sputnik Italia)

Secondo un medico sentito dal New York Times, gli assalitori sarebbero entrati in uno dei padiglioni, sparando sui Talebani ricoverati Obiettivo l’ospedale militare Sardar Daud Khan, meglio conosciuto come l’ospedale dei «400 letti». (Il Manifesto)

Nell'azione sono morte almeno 19 persone. "Quando ha saputo che l'ospedale era sotto attacco - ha raccontato un portavoce dei talebani - Maulvi Hamdullah, comandante del corpo di Kabul, si è immediatamente precipitato sul posto. (America Oggi)

"Delle vittime di un conflitto moderno, nove su 10 sono civili – ha specificato il giornalista –. Il punto di vista è quello delle vittime civili, ma anche quello di coloro che lasciano tutto alle spalle e va a rischiare la propria vita per portare aiuto". (il Resto del Carlino)