In quali negozi servirà il Green Pass a partire dal primo febbraio 2022

Radiogold INTERNO

Sul piatto il nuovo Dpcm in arrivo con la lista delle attività dove sarà possibile accedere senza presentare il Certificato Verde.

– Si è tenuta in queste ore una nuova interlocuzione tra il Governo e le Regioni.

Un approccio che troverebbe il favore anche del Mise perché coerente con le necessità di prevenzione, dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto di allargare la lista di attività consentite rispetto all’iniziale perimetro individuato dal ministero della Funzione pubblica e da quello della Salute

Dal primo febbraio senza Green Pass base, infatti, potrebbe essere possibile entrare solo in negozi di alimentari, del settore sanitario, supermercati, ottica, acquisto di pellet o legna per il riscaldamento, carburanti e – solo all’aperto – dal tabaccaio e dall’edicolante. (Radiogold)

Ne parlano anche altre testate

Tra queste figurano le librerie, i negozi che vendono prodotti per la cosmesi e le tabaccherie, nei quali gli articoli in vendita non rientrano tra quelli ritenuti «essenziali per la cura della persona» (umbriaON)

Curva contagi, inizia la frenata? Inoltre, dal 20 gennaio al 31 marzo 2022 obbligo di green pass, nella versione base, per andare da parrucchiere e barbiere. (QuiFinanza)

Indennità per quarantena Covid. Nel nuovo Dpcm trova spazio anche il nodo relativo all’indennità di malattia per quarantena Covid per tutti quei lavoratori che si trovino obbligatoriamente a casa dopo il contatto con un positivo. (QuiFinanza)

Lo ha detto Pierpaolo Sileri, il sottosegretario alla Salute, ai microfoni di 'Radio anch'io', su Radio 1. Sileri ha ricordato, comunque, che è il vaccino a consentirci di vivere in sicurezza (Adnkronos)

Dal 1° febbraio il green pass servirà in tutti i negozi ad eccezione di alimentari, supermercati, ipermercati, pescherie, macellerie, panetterie e negozi che vendono surgelati. Per gli over 50 dal 15 febbraio il super green pass sarà obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro (ParmaToday)

Il Dpcm - previsto dall'ultimo decreto Covid che ha introdotto, tra l'altro, l'obbligo di vaccino per gli over 50 - dovrebbe in generale distinguere tra attività commerciali all'aperto e al chiuso, e individuare quelle necessarie "per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona" solo nell'ambito delle attività al chiuso. (Gazzetta del Sud)