Islam, la Corte Ue: il velo può essere vietato alla lavoratrice. Ma dev'esserci «esigenza reale»

ilgazzettino.it ESTERI

Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell'Ue, in una sentenza che riguarda la vicenda di due dipendenti di società tedesche, che hanno indossato il velo lavorando, una in qualità di educatrice specializzata, l'altra di consulente di vendita e di cassiera.

La prima, l'educatrice, è stata sospesa per due volte dalla Wabe eV di Amburgo, e poi ammonita, per il suo rifiuto di togliere il velo lavorando; si è rivolta al Tribunale del Lavoro, che ha interrogato la Corte di Lussemburgo (ilgazzettino.it)

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certe condizioni, può essere vietato indossare il velo sul posto di lavoro. "Il divieto di indossare sul luogo di lavoro qualsiasi forma visibile di espressione delle convinzioni politiche, filosofiche o religiose può essere giustificato dall'esigenza del datore di lavoro di presentarsi in modo neutrale nei confronti dei clienti o di prevenire conflitti sociali". (TRT)

La Corte rileva che il fatto di indossare segni o indumenti per manifestare la religione o le convinzioni personali rientra nella «libertà di pensiero, di coscienza e di religione». (Il Dubbio)

Le due ricorrenti, impiegate presso società di diritto tedesco, una come educatrice specializzata e l'altra come consulente di vendita e cassiera, indossavano un velo islamico sul luogo di lavoro. Fornito da Avvenire. (Notizie - MSN Italia)

Vietato il velo a un'educatrice e a una consulente di vendita. 2, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettere a) e b), dell'art.4, paragrafo 1, e dell'art. (Studio Cataldi)

Inoltre, la sentenza specifica che il provvedimento “può essere giustificato dall’esigenza del datore di lavoro di presentarsi in modo neutrale nei confronti dei clienti o di prevenire conflitti sociali” Da anni, nelle diverse società multiculturali, tra cui quelle europee, si discute molto sull’utilizzo del velo islamico, provocando accesi dibattiti. (Redazione AriaMediterranea)

Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Ue esprimendosi sul caso di due dipendenti di aziende tedesche che erano incorse in procedimenti interni per aver indossato il velo al lavoro. (Imola Oggi)