McEnroe: "Sinner può ancora migliorare sulle volée e sul servizio"
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La leggenda del tennis ha parlato della grandezza del numero uno al mondo e su quali aspetti può ancora migliorare Foto Ray Giubilo Jannik Sinner sembra in questo momento avere un passo decisamente diverso rispetto ai suoi avversari. Lo dicono i risultati e lo dice anche la classifica, con l’altoatesino, fresco vincitore agli Australian Open del terzo titolo Slam della sua carriera, che è sempre più in vetta alla classifica ATP. (TennisItaliano.it)
Ne parlano anche altri giornali
Al CorSera: «Voglio diventare un tennista completo e imparare a vincere su tutte le superfici. Cahill è un coach in campo e nella vita, vedremo se riuscirò a trattenerlo». Sinner: «Tutti mi chiamavano predestinato, ma per me esiste solo la predestinazione al lavoro» (IlNapolista)
A giudicare il tutto è stato John McEnroe che, ai microfoni dell’emittente citata, ha sottolineato: “Jannik Sinner, come detto dal suo allenatore Darren Cahill, è un giocatore che nelle difficoltà si esalta. (OA Sport)
Il numero uno del mondo è come una macchina di Formula Uno: per spingere al massimo, tutto deve essere perfetto, e per farlo c’è bisogno di mantenere dei segreti, lontano da occhi indiscreti. Jannik Sinner e il suo team non lasciano nulla al caso. (La Gazzetta dello Sport)

Nell'intervista prima del tradizionale servizio fotografico con il trofeo dell'Australian Open, Jannik Sinner ha riservato delle bellissime parole per Darren Cahill, il coach che lo lascerà a fine anno per stare con la sua famiglia. (La Gazzetta dello Sport)
Ha vinto 7 Slam in singolo e 9 in doppio, unico tennista al mondo con oltre 70 titoli sia nel singolare (77) sia nel doppio maschile (79), recordman maschile nell’era Open per numero di titoli totali (singolare e doppio) vinti: 162. (Liberoquotidiano.it)
Darren Cahill non ha voluto presentarsi nella conferenza stampa dopo il trionfo, ha preferito lasciare la scena a Simone Vagnozzi. Il toto-nomi è partito subito, appena a Jannik è sfuggita la notizia, e se in un primo tempo si pensava che il solo Vagnozzi sarebbe bastato a portare avanti la squadra, è stato proprio lo stesso tecnico ad annunciare che qualcuno arriverà: "Non penso che mia moglie sarebbe molto contenta se stessi fuori cinquanta settimane all’anno. (La Gazzetta dello Sport)