India e Pakistan, notte di raid aerei e artiglieria: poi arriva il cessate il fuoco

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Redazione Esteri Redazione Esteri   -   Milano, 10 mag. – Una nuova escalation militare ha infiammato il confine tra India e Pakistan, con raid aerei, colpi di artiglieria e droni che hanno martellato le postazioni avversarie nella regione contesa del Kashmir. L’offensiva, lanciata dall’India in risposta a quello che Nuova Delhi definisce un "atto di vigliaccheria" – l’attacco pakistano a strutture civili, tra cui un ospedale e scuole – ha innescato una risposta immediata da parte di Islamabad, che ha replicato con bombardamenti lungo la linea di controllo.

I combattimenti, durati tutta la notte, hanno lasciato dietro di sé macerie e case distrutte, mentre il bilancio provvisorio parla di almeno sei vittime tra i civili. "Abbiamo agito per difendere la nostra sovranità", ha dichiarato Vyomika Singh, comandante dell’aeronautica militare indiana, accusando il Pakistan di aver deliberatamente preso di mira aree non militari. Da parte sua, Islamabad ha negato ogni accusa, sostenendo di aver colpito solo obiettivi strategici in risposta alla "provocazione indiana".

La spirale di violenza, che rischiava di sfuggire al controllo, sembra essersi arrestata grazie all’intervento degli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha annunciato su X l’accordo per un "cessate il fuoco immediato e totale", raggiunto dopo una lunga notte di mediazione condotta da Washington. "Congratulazioni a entrambi i Paesi per il buonsenso dimostrato", ha scritto Trump, senza entrare nei dettagli delle trattative.