Smog, Milano e Frosinone tra le maglie nere

Smog, Milano e Frosinone tra le maglie nere
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INTERNO

La qualità dell’aria nelle città italiane continua a peggiorare, con Milano e Frosinone che si distinguono come i capoluoghi più inquinati del 2024. I dati, raccolti e analizzati da Legambiente nel report “Mal’Aria di città 2025”, evidenziano una situazione critica, soprattutto per quanto riguarda le polveri sottili (Pm10) e il biossido di azoto (No2), due degli inquinanti più pericolosi per la salute umana.

Milano, in particolare, si conferma tra le città più critiche a livello nazionale. La centralina di viale Marche ha registrato 68 giorni di superamento dei limiti di legge per il Pm10, ben oltre i 35 giorni consentiti annualmente. Con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi per metro cubo, il capoluogo lombardo si piazza al secondo posto nella classifica delle città più inquinate, confermando un trend negativo che ormai da anni caratterizza la Pianura Padana, area geografica particolarmente vulnerabile a causa della sua conformazione e della densità di attività industriali e traffico veicolare.

Non va meglio a Frosinone, che insieme a Milano rappresenta una delle maglie nere dello smog italiano. La città laziale, spesso meno sotto i riflettori rispetto ai grandi centri urbani del Nord, mostra un inquinamento atmosferico preoccupante, con livelli di Pm10 e No2 che superano regolarmente i limiti stabiliti dalla legge. Questo scenario, che si ripete ormai da anni, mette in luce come il problema dello smog non sia circoscritto alle sole metropoli del Nord Italia, ma interessi anche realtà più piccole e meno industrializzate, dove le fonti di inquinamento sono spesso legate al riscaldamento domestico e al traffico locale.

Il report di Legambiente, basato sui dati forniti dalle agenzie regionali per la protezione ambientale (Arpa), non risparmia neppure Palermo, che si colloca al secondo posto per concentrazioni di biossido di azoto e al settimo per le polveri sottili. La centralina di via Evangelista Di Blasi, nel capoluogo siciliano, ha registrato livelli di inquinamento tra i più alti d’Italia, evidenziando come il problema dello smog sia ormai diffuso in modo trasversale, dal Nord al Sud della penisola.

La Lombardia, regione storicamente critica per la qualità dell’aria, è stata nuovamente bocciata dal report. Oltre a Milano, altre città della regione hanno mostrato dati preoccupanti, confermando la necessità di interventi strutturali per ridurre le emissioni inquinanti. Legambiente, nel presentare i dati, ha lanciato la campagna itinerante “Città2030, come cambia la mobilità”, che toccherà 20 tappe in tutta Italia fino al 18 marzo. L’iniziativa punta a sensibilizzare cittadini e amministrazioni sull’importanza di una transizione verso forme di mobilità più sostenibili, riducendo la dipendenza dai veicoli a combustione interna e promuovendo l’uso di mezzi pubblici, biciclette e veicoli elettrici.