A gennaio e febbraio un Parlamento immobile

La Stampa ESTERI

Openpolis registra che a gennaio il cento per cento dei provvedimenti approvati riguarda ratifiche di trattati internazionali, cioè norme che devono essere solo vidimate, generalmente all’unanimità.

Nei tempi del Grande Cambiamento avviato dalla vittoria grillina del 2018, per paradosso, vince invece il fatalismo e la resa agli eventi.

C’era una volta la polemica sul Parlamento esautorato, ridotto a maggiordomo delle iniziative del governo, un tema che ha fatto discutere i politologi fin dall’epoca del decisionismo craxiano. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Vive surrettiziamente nei continui vertici di governo, dove la mitica «agenda 2023» è stata sostituita dal «lodo» sulla prescrizione. Il resto delle sedute è stato dedicato a tre informative ministeriali, tre ratifiche di trattati internazionali e una decina di mozioni. (Corriere della Sera)