Codacons, il Tribunale di Torino riconosce maggiori interessi per i Buoni Postali Fruttiferi

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Codacons: "Una sentenza di enorme importanza che sancisce il diritto dei consumatori ad ottenere quello che gli spetta, battaglia che noi stiamo portando avanti da anni, e che continuiamo a sostenere dando supporto ai nostri iscritti - afferma il Presidente del Codacons, Marco Donzelli - ed è fondamentale che i Tribunali si esprimano in tal senso.L'Associazione è disponibile a supportare chi ha bisogno, contattateci per avere consulenza ed assistenza legale"

Codacons, il Tribunale di Torino riconosce maggiori interessi per i Buoni Postali Fruttiferi. (AGR online)

La notizia riportata su altre testate

Come risponde Poste Italiane in merito al caso dei 3 buoni fruttiferi postali. L’intermediario chiede al Collegio di Napoli di rigettare la richiesta. Per essi le ricorrenti contestano l’avvenuta prescrizione lamentando che essa non era maturata al momento della richiesta di rimborso. (InvestireOggi.it)

La vicenda si inserisce nell’annosa questione del comportamento di Poste Italiane S.p.a. (Agenpress)

L’acquisto è rateale e sul sito di Poste Italiane è possibile anche la simulazione della rata per capire quanto occorrerà pagare prima di provvedere all’acquisto In alternativa si possono sottoscrivere sempre ai soliti sportelli territoriali di Poste Italiane. (MetaNews.it)

Buono fruttifero postale serie Q/P del 1988: la mancanza della stampigliatura. L’intestataria di 1 buono fruttifero postale serie Q/P ha presentato ricorso all’Abf per ricevere gli interessi originari stampati dietro al suo titolo. (InvestireOggi.it)

Numerosi lettori ci hanno scritto per chiederci se potranno riscuotere i Buoni fruttiferi postali trovati nel cassetto e il più delle volte sottoscritti a loro favore da genitori e nonni, pur essendo scaduti da molti anni. (Investire Oggi)

Importantissima sentenza del Tribunale di Torino, che ha riconosciuto il diritto di un consumatore ad ottenere il maggior importo (65mila euro invece di 28mila euro) per un buono postale fruttifero in possesso di quest’ultimo sottoscritto nel 1989, quando valeva 5 milioni di lire. (vercellioggi.it/)