Vaccini nuovi con spray, cerotto o microchip

Filodiritto INTERNO

Ilaria Capua lascia intendere quanto da tempo si sospetta, ovvero la produzione (volontaria o involontaria) del virus Covid-19 in laboratorio.

Vaccini: cosa c’è allo studio?

Vaccini e Covid-19: cosa è successo veramente?

L’Università di Pittsburgh, già alla fine del 2020, ha annunciato l’avvio di sperimentazioni su vaccini spray da utilizzare in piena autonomia

“Ci vuole una strategia che si basi sull’abbandono (finalmente) della catena del freddo per conservare, distribuire e somministrare i vaccini. (Filodiritto)

Se ne è parlato anche su altre testate

E la domanda che si pone spontanea è: vogliamo trovarci fra un decennio con migliaia di laboratori che sviluppano potenziali virus rafforzati? Mi riferisco alla verità implicita racchiusa nella missione dell’OMS a Wuhan per investigare sull’origine del Sars-Cov-2. (Silenzi e Falsità)

Analisi. Partiamo dall’affermazione di Matteo Salvini in cui il segretario della Lega afferma di aver «ipotizzato» quale sia stata l’origine del virus. In merito all’origine del virus, Ilaria Capua non riporta alcuna novità nel suo articolo al Corriere (Open)

L’esperta ha aggiunto: «Se l’OMS, oltre un anno dopo il fatto, decide di spedire un gruppo di esperti in Cina per cercare di stabilire che cosa è successo, un motivo c’è» L’esperta ritiene plausibile l’ipotesi che il Sars-CoV-2 sia nato in un laboratorio in Cina. (BlogSicilia.it)

Nel frattempo la ricerca va avanti anche su altre forme di inoculazione dei vaccini, da quelli edibili ai chip intelligenti. Quella di Ilaria Capua, la virologa dell’Università della Florida, che mette sotto accusa la "catena del freddo". (ilGiornale.it)

Secondo Capua si tratta di scegliere oggi cosa fare per la salute mondiale: «in futuro vogliamo investire sul potenziamento dei virus o dei vaccini?». «Si tratta solo di pensarci bene e scegliere - sottolinea Capua - perchè questo dibattito plasmerà il futuro delle nostre società e proprio per questo motivo al tavolo ci devono stare tutti. (Giornale di Sicilia)

"Il fatto che tutti i vaccini non sono stabili a temperatura ambiente ci fa comprendere che una fetta del mondo sarà esclusa o comunque sarà tutto molto più difficile". "Avere dei vaccini che non necessitano di essere stoccati e trasportati a temperature bassissime", conclude la virologa, "sarebbe una vera rivoluzione". (Liberoquotidiano.it)