Dibba in Italia insulta Di Maio: "Un arrivista"

Ma l'ex deputato attacca anche il Garante Beppe Grillo, reo di aver portato il M5s tra le braccia di Mario Draghi.
Intanto sulle parlamentarie sembra configurarsi un pareggio nella sfida tra Grillo e Giuseppe Conte.
Il bersaglio della reprimenda è ancora Luigi Di Maio, un «trasformista, arrivista» che «non ha un voto».
Inoltre viene meno la regola che sbarrava la candidatura a chi aveva contratti di lavoro in essere con il M5s. (ilGiornale.it)
La notizia riportata su altre testate
Il Di Maio che ricordo io – ai tempi dell’onestà intellettuale o della fraudolenta recitazione – detestava il Pd come null’altro. Ma, salvo rare e preziose eccezioni, oggi i giornalisti a Di Maio non chiedon nulla. (Il Fatto Quotidiano)
Che rassicurazioni ha avuto mesi fa, quando portava, insieme a Grillo, il Movimento 5 Stelle tra le braccia di Draghi? Non passati troppi anni da quando Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista rappresentavano l’anima del Movimento 5 Stelle. (Today.it)
Sono ore calde per la dirigenza bianconera, la quale ha necessità di ulteriori colpi anche in virtù degli infortuni di Pogba e McKennie. L’allenatore toscano della Juventus è alla ricerca di un colpo a centrocampo, proprietario di diverse caratteristiche precise: piedi buoni e capacità di manovra. (Calcio In Pillole)

Trasformista, disposto a tutto, arrivista, incline al più turpe compromesso pur di stare nei palazzi», scrive l’ex deputato 5 Stelle che lasciò il M5S in disaccordo sul sostegno al governo Draghi. Ma, salvo rare e preziose eccezioni, oggi i giornalisti a Di Maio non chiedono nulla. (Corriere della Sera)
Un po' come Aldo in 'Tre uomini e un gamba' adesso non possono né scendere né salire. Poi, tornando a Di Maio, continua: "Il Di Maio che ricordo io, ai tempi dell'onestà intellettuale o della fraudolenta recitazione, detestava il Pd come null'altro. (Liberoquotidiano.it)
Il Di Maio che ricordo io – ai tempi dell’onestà intellettuale o della fraudolenta recitazione – detestava il PD come null’altro. Ma, salvo rare e preziose eccezioni, oggi i giornalisti a Di Maio non chiedono nulla. (Il Riformista)