La “svolta” sull’omicidio di Piersanti Mattarella e le ombre ancora nascoste

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L'INDIPENDENTE INTERNO

L'indagine della Procura di Palermo sull'omicidio di Piersanti Mattarella, assassinato il 6 gennaio 1980 quando ricopriva la carica di Presidente della Regione Sicilia, sembra essere arrivata a una svolta. Stando alle notizie trapelate dal Palazzo di Giustizia del capoluogo siciliano, infatti, a quarantacinque anni esatti dal delitto gli inquirenti ne avrebbero identificato gli autori materiali in due sicari di Cosa Nostra, Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese (L'INDIPENDENTE)

Se ne è parlato anche su altri media

Un’indagine che va avanti da anni e a cui si aggiungono lettere anonime, immagini fornite agli inquirenti da giornali e agenzie di stampa, dichiarazioni di collaboratori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Mattarella era in auto per recarsi a messa insieme alla moglie. (Tiscali Notizie)

Solo pochi giorni fa è trapelata la notizia relativa all'ultima indagine sui killer dell'ex governatore dell'isola e fratello dell'attuale capo dello Stato: la procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati i boss Nino Madonia e Giuseppe Lucchese (Il Fatto Quotidiano)

“Oggi 6 gennaio 2025, nell’anniversario della tragica scomparsa di Piersanti Mattarella – afferma il sindaco di Marsala Massimo Grillo – abbiamo ricevuto il nullaosta della Prefettura per intitolare un tratto di via Salemi alla sua memoria, raccogliendo così le sollecitazioni pervenute dalla Commissione Toponomastica e dallo storico periodico di Marsala Il Vomere. (Itaca Notizie)

Un sicario si avvicinò all’automobile e uccise il presidente della Regione con colpi di rivoltella calibro 38 attraverso il finestrino, che venne frantumato. Sono trascorsi 45 anni da quella mattina dell’Epifania in via della Libertà, a Palermo (Giornale di Sicilia)

La sorella Maria, ex segretario della Regione siciliana, è morta lo scorso 9 settembre per un tumore. Presenti anche i figli di Bernardo e Maria Mattarella. (Civonline)