Anno di prova? Ancora un danno per i precari

Tecnica della Scuola INTERNO

Rifacendomi alla proposta del decreto sostegni bis di far giudicare il docente al termine dell’anno di prova da una commissione esterna, vorrei far notare che nella composizione delle commissioni esaminatrici del recente concorso straordinario questa preoccupazione non c’è stata.

Perchè questi docenti devono essere considerati al pari dei neolaureati a cui è proposto un concorso semplificato appena usciti dall’università?

Secondo voi in questo modo è rispettato il principio delle pari opportunità?

Spero sinceramente che le forze politiche trovino una soluzione a questo disastro combinato dallo Stato a danno dei docenti precari

Infatti come è facilmente verificabile sono state composte commissioni dove i dirigenti hanno corretto le prove dei propri docenti e docenti che hanno svolto la prova nella loro sede di servizio mentre altri sono stati sbattuti a centinaia di km di distanza. (Tecnica della Scuola)

La notizia riportata su altri media

(LaPresse) – Il Consiglio dei ministri è convocato alle ore 17, a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno: decreto legge su “Disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza, definizione dell’architettura nazionale di cybersicurezza e istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale”, poi disegno di legge delega al Governo “e altre disposizioni in materia di spettacolo”, leggi regionali e infine varie ed eventuali. (LaPresse)

Soprattutto nel periodo a ridosso della fine della scuola, servono insegnanti che vadano a svolgere i corsi di recupero estivi. Mad corsi estivi: le opportunità di convocazione per i precari con la messa a disposizione. (Orizzonte Scuola)

L’arma del governo italiano per proteggere le nostre reti e infrastrutture da attacchi hacker si chiama Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn). Il premier ha “l’alta direzione e responsabilità generale delle politiche di cybersicurezza, anche per la tutela della sicurezza nazionale” e nomina il direttore generale dell’Acn. (HelpMeTech)

Nelle Marche un lavoratore della scuola su cinque è precario: la fetta dei contratti a tempo determinato, sia per i docenti che per il personale Ata, rappresenta infatti un 20% del totale. Ora questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro (AnconaToday)