Caso Cloe, l’altra verità: «Sospesa tre giorni per gli abiti volgari. Poi fu lei a lasciare»

Corriere della Sera INTERNO

Post sentenza Nel frattempo, nell’ottobre del 2016 era arrivata la sentenza del giudice del lavoro Luigi Perina relativa al coming out.

Può il turbamento di quei giorni averla spinta, l’11 giugno di sette anni dopo, a darsi fuoco nel suo camper?

Inizialmente Cloe era decisa a impugnare la sentenza, ma dopo venti giorni sparì e di lei non ho saputo più nulla

Per questo confermò i tre giorni di sospensione, respinse la richiesta di 10mila euro di risarcimento e la condannò a pagare mille euro di spese. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Cloe Bianco, professoressa demansionata per la propria identità di genere si è data fuoco dentro un camper. Sasha era invece un ragazzo minorenne e dunque poco, anzi pochissimo possiamo sapere di lui e della sua storia. (Gay.it)

Tuttavia, le polemiche sarebbero state tali da indurre il dirigente scolastico a sospendere l'insegnante per tre giorni. Le parole del preside. (ilGiornale.it)

I casi in cui ha messo in imbarazzo noi studenti e i tanti insegnati e lavoratori della scuola, sono tantissimi Bene, per essere credibile ritiri le deleghe alle pari opportunità e all’istruzione a Donazzan, che quei diritti ha violato nell’esercizio delle sue funzioni». (PadovaOggi)

Ci si chiede - prosegue il sindacato - perché questo non sia successo con Cloe. Nel fine settimana, in particolare, in diverse città del Veneto gli attivisti hanno manifestato per dire no alla transfobia. (PadovaOggi)

«Nel 2015 Cloe era finalmente riuscita a essere ciò che sentiva di essere fino da quando era bambina: una donna» Nel weekend tante le iniziative di proteste pacifiche da nord al sud dell'Italia e anche a Cisterna. (latinaoggi.eu)

Insegnante di fisica, descritta dagli alunni come preparata e disponibile, Cloe era all'anagrafe Luca Bianco. Ma la scuola deve garantire libertà, deve aprire le menti, deve essere immune dai condizionamenti, altrimenti ha fallito la propria missione» (Il Mattino di Padova)