FACEBOOK: c'è un MODO per SCOPRIRE se anche i nostri DATI sono stati RUBATI e PUBBLICATI ON LINE. I Dettagli

In secondo luogo si consiglia di cambiare il numero di telefono associato a Facebook per la verifica a due fattori.

Potrebbe essere stato clonato oppure utilizzato per l’invio di possibili truffe, quindi meglio prestare la massima attenzione

Il primo passo da fare consiste nel controllare se i propri dati siano stati o meno compromessi.

Nel caso in cui dovreste scoprire che i vostri dati sono stati violati, dovete innanzitutto cambiare le password. (iLMeteo.it)

La notizia riportata su altre testate

L'esperto ha definito la fuga di informazioni personali "un'enorme violazione della fiducia" per "un'azienda rispettabile" come Facebook, insistendo sul fatto che tutta la situazione "dovrebbe essere gestita di conseguenza". (Sputnik Italia)

Come controllare se il proprio profilo è stato compromesso. Tante, troppe, infatti le persone coinvolte nella vicenda. Nomi, indirizzi, e-mail e numero di telefono rubati e messi in vendita, sono 533 milioni i dati rubati da Facebook, tra cui ben 35 milioni di italiani. (Io Donna)

Un episodio del genere era già accaduto nel 2019, quando ad essere sottratti e messi in un database online sono stati circa 210 milioni di numeri di telefono, tutti connessi a rispettivi account Facebook. (Il Capoluogo)

In questi giorni è stata pubblicata un'enorme banca dati ottenuta rubando le informazioni di 533 milioni di profili Facebook. . Addio smartphone Lg: ufficiale la chiusura della divisione telefonia dell'azienda. (corriereadriatico.it)

Da poco tempo è possibile anche effettuare la funzione della ricerca del numero di telefono: introducendo il numero del proprio cellulare si può ottenere lo stesso riscontro. Facebook, verificare se si è tra le vittime dei furti. (Studio Cataldi)

La notifica che tutti gli utenti italiani stanno ricevendo in queste ore è proprio la rettifica chiesta dall’Agcm. Questa ulteriore sanzione è arrivata perché Facebook avrebbe dovuto avvisare i suoi utenti italiani entro il 15 dicembre 2020. (Wired.it)