Tom Cruise evita le polemiche sui dazi di Trump: "Parliamo del film, grazie"





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Redazione Cultura e Spettacolo
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Mentre le tensioni politiche scuotono Hollywood, Tom Cruise ha preferito non lasciarsi coinvolgere nel dibattito sui dazi proposti da Donald Trump. Durante la conferenza stampa a Seul per presentare Mission: Impossible - The Final Reckoning, l’attore, interpellato da un giornalista coreano, ha eluso con garbo la domanda sulle possibili ripercussioni fiscali per il film, girato in diversi Paesi, tra cui l’Africa. "Parliamo del film, grazie", ha risposto, spostando l’attenzione sul lavoro cinematografico piuttosto che sulle implicazioni economiche delle nuove misure.
Diverso l’approccio di Francis Ford Coppola, che non ha esitato a criticare apertamente la proposta di Trump. In un’intervista a GQ, il regista de Il Padrino ha definito la misura "una porta sbattuta in faccia agli investimenti", sottolineando come l’incertezza generata danneggerebbe l’industria cinematografica statunitense. Coppola, che ha recentemente celebrato il successo al botteghino del suo ultimo lavoro, Megalopolis, ha aggiunto: "Non fa che creare instabilità", ribadendo la sua contrarietà a politiche che rischiano di isolare Hollywood dal mercato globale.