Coronavirus, nota dell'Istat: "Shock senza precedenti, ferme 2,2 milioni di imprese"

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La rapida evoluzione della pandemia rende difficile rilevare l'intensità degli effetti sull'economia reale con gli indicatori congiunturali la cui diffusione avviene con un ritardo fisiologico rispetto al mese di riferimento.

Le necessarie misure di contenimento del Covid-19 stanno causando uno shock generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l'offerta sia la domanda.

Il lockdown delle attività produttive "ha quindi amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese". (Tutto Napoli)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le misure di contenimento del Covid-19 stanno causando «uno shock rilevante, generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l'offerta sia la domanda» e l’intero sistema produttivo. Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%. (La Stampa)

“Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%”. Le misure di contenimento stanno causando uno shock generalizzato che coinvolge sia l’offerta sia la domanda. (Money.it)

Ma se le misure di chiusura proseguissero fino a giugno, si potrebbe avere un calo fino al 9,9%. Allo stesso tempo l'economia italiana deve fare il conto con il crollo dei consumi: se il lockdown si limitasse ai mesi di marzo e aprile la riduzione dei consumi si fermerebbe al 4,1% su base annua. (Fanpage.it)

Boom vendite alimentari grande distribuzione. Condividi. "Lo scenario internazionale è dominato dall'emergenza sanitaria. Le necessarie misure di contenimento del Covid-19 stanno causando uno shock generalizzato, senza precedenti storici, che coinvolge sia l'offerta sia la domanda". (Rai News)

"Il lockdown delle attività produttive ha amplificato le preoccupazioni e i disagi derivanti dall'emergenza sanitaria, generando un crollo della fiducia di consumatori e imprese", ha rimarcato l'Istat. (Milano Finanza)

Con la chiusura fino a fine aprile, i comparti dell’alloggio e ristorazione (-11,3%) e del commercio, trasporti e logistica (-2,7%) subirebbero le contrazioni più forti. Nel primo caso la riduzione dei consumi sarebbe pari al 4,1% su base annua mentre nel secondo al 9,9%. (Finanzaonline.com)