Prete in manette per spaccio di droga (anche quella dello stupro) – L'Arno.it

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Un parroco quarantenne di Prato, don Francesco Spagnesi, è stato arrestato per spaccio e importazione di droga.

L’indagine è partita a fine agosto dopo l’arresto di un pratese, Alessio Regina (40 anni), che aveva portato dall’Olanda un litro di Gbl, nota come “droga dello stupro”.

Secondo gli inquirenti i due indagati avrebbero fatto arrivare la droga dello stupro in Italia già dal 2019, da mezzo litro a un litro per volta, con migliaia di dosi che si possono ricavare con queste quantità. (L'Arno.it)

Ne parlano anche altre testate

Feste a base di cocaina e di Gbl, la cosiddetta ‘droga dello stupro’: il parroco, Don Francesco Spagnesi 40 anni, è stato messo agli arresti domiciliari dal gip Francesca Scarlatti che ha accolto la richiesta di misura cautelare presentata dalla procura. (Controradio)

Il sacerdote e il pratese, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero organizzato festini a sfondo sessuale reclutando i partecipanti su un sito di incontri. Prato – Don F.S., 40 anni, parroco della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina a Prato, correttore della Misericordia, è finito oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti. (Imola Oggi)

Il vescovo di Prato, Monsignor Giovanni Nerbini ha dichiarato di aver saputo la vicenda con dolore e sgomento. Il sacerdote è infatti accusato di spaccio di stupefacenti e di aver partecipato all'organizzazione di festini a sfondo sessuale. (Prima Como)

Secondo quanto emerso dalle indagini, il don per acquistare la droga avrebbe utilizzato i soldi offerti dai fedeli nella raccolta domenicale Prato- Don F.S., 40 anni, prete della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina a Prato, correttore della Misericordia, è finito oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti. (Corriere Quotidiano)

Lo stupefacente, che sarebbe stato destinato a persone contattate tramite siti d'incontri sessuali, sarebbe stata pagata con il denaro delle offerte dei parrocchiani. Il provvedimento arriva pochi giorni dopo l'abbandono dell'incarico nella parrocchia che gli era stata affidata. (Ticinonline)

Avrebbe utilizzato i soldi delle offerte dei fedeli per far acquistare ai suoi complici cocaina e «Gbl», la droga dello stupro. Poi quando il vescovo ha scoperto la tossicodipendenza di don Spagnesi gli ha imposto un cammino di riabilitazione psicoterapeutica con uno specialista. (ilGiornale.it)