Benzinai minacciano una serrata senza precedenti, il Governo prende tempo
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Il disegno di legge punta su un cambiamento sostanziale di alcune regole che riguardano i distributori di benzina. Le principali differenze tra le vecchie e le nuove regole riguardano principalmente l'introduzione di maggiori controlli, l'incentivazione alla transizione verso la mobilità elettrica e l'inasprimento dei requisiti per l'apertura di nuovi impianti. La nuova regolamentazione includerebbe la regola per la quale per ottenere l'autorizzazione all'apertura di un nuovo distributore sarà obbligatorio prevedere la distribuzione di almeno un altro vettore energetico alternativo ai combustibili fossili, come i biocombustibili o l'energia elettrica. (Moto.it)
Su altre fonti
Proprio per tale motivo, era stato istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il Tavolo Carburanti per avviare un confronto con la filiera dei carburanti. (HDmotori)
La riforma dei benzinai con la ritirata del governo per la furia dei gestori Le organizzazione dei gestori degli impianti avevano minacciato la serrata di tutti gli impianti. Con manifestazioni contro quella che definiscono “la più incauta e peggior riforma da quando in questo paese sono cominciati i rifornimento ai veicoli“. (Vaielettrico.it)
Per la riforma del settore che il governo avrebbe voluto far approvare dall’ultimo Consiglio dei ministri e che, invece, è a ncora slittata a causa delle resistenze dei sindacati dei benzinai, bisognerà aspettare. (Il Sole 24 ORE)
Il Consiglio dei ministri rinvia il ddl sulla riorganizzazione della rete de... Minacciano scioperi e chiusure «nel corso delle prossime elezioni regionali».«La riforma è slittata in attesa di nuovi approfondimenti». (La Verità)
La riforma sui carburanti avrebbe dovuto essere il piatto forte del menu di Palazzo Chigi, rispetto ai balneari dati in bilico. Invece la prima, la cui regia è affidata al ministro Adolfo Urso, è stata rinviata in vista di “ulteriori approfondimenti”. (LA NOTIZIA)
Le proteste dei benzinai bloccano la riforma della rete di distribuzione dei carburanti. Il disegno di legge era pronto e atteso all’esame del consiglio dei ministri di mercoledì dopo oltre un anno di confronto con gli operatori del settore al ministero delle Imprese e del made in Italy. (Il Fatto Quotidiano)