Borse oggi in diretta | Europa attesa in calo con Trump pronto a colpire chip e farmaci. Dollaro debole

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Borse europee attese in calo (-0,25% il future sull’Eurostoxx50) con Trump pronto a colpire chip e farmaci, ma forse a sospendere i dazi sulle auto. Il presidente statunitense il 14 aprile ha suggerito di esentare temporaneamente le case automobilistiche dalle tariffe per dare loro il tempo di trasferire la produzione da Canada, Messico e altri Paesi. «Sto valutando una soluzione che possa aiutare alcune case automobilistiche in questo senso», ha detto spiegando che hanno bisogno di un po' di tempo per aumentare la produzione nazionale. (Milano Finanza)
La notizia riportata su altri media
Le Borse europee chiudono in rialzo grazie alla leggera schiarita sui dazi. A guidare la volata è Milano (+2,39%), a 35.843 punti, seguita dalle altre piazze europee. Più contenuta Parigi (+0,93%), appesantita dal tonfo di Lvmh (-7,27%) dopo un trimestre chiuso con ricavi sotto le attese. (firstonline.info)
Ftse Mib di Milano +0,7%. Dax di Francoforte +1%. Cac40 di Parigi in calo dello 0,2%, si fa sentire il -7,5% di LVMH. Ripensamenti sui dazi (Websim.it)
Altri titoli del settore automotive in evidenza sono stati Iveco (+2,58%), Pirelli (+2,33%), Ferrari (+1,32%) e Brembo (+2,62%). L'appetito per il rischio ha favorito il settore bancario, con Banco Bpm che ha registrato un incremento del 3,6%. (BusinessCommunity)

Euro / Dollaro USA (Teleborsa) (Borsa Italiana)
Gli indici del Vecchio Continente sono ancora in aumento, dopo la seduta in rialzo della vigilia . I mercati da un lato hanno ben accolto la sospensione temporanea dei dazi reciproci Usa su smartphone, computer e altri prodotti di elettronica, dall’altra parte soppesano le parole del presidente Trump che ha sottolineato che comunque i dazi saranno decisi «presto». (Il Sole 24 ORE)
A Piazza Affari riflettori puntati su Banco Bpm, dopo che Crédit Agricole ha ufficializzato l’aumento della propria partecipazione al 19,8% del capitale, convertendo in azioni le posizioni precedentemente detenute tramite derivati. (QuiFinanza)