Docenti sostegno, protesta al Ministero, i numeri danno ragione ai manifestanti

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Docenti sostegno, protesta al Ministero, i numeri danno ragione ai manifestanti di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola Troppi precari e posti in deroga, pochi specializzati e assunti. Il sostegno agli alunni con disabilità rappresenta ancora una volta una delle “crepe” della scuola italiana. I motivi sono noti da tempo: la troppa precarietà, più o meno la metà delle 200.000 cattedre complessive; l’alto numero di cambi di docente di sostegno che seguono ogni alunno, sia durante l’anno scolastico, sia tra un anno e l’altro; l’eccessiva percentuale di insegnanti non specializzati in didattica speciale; oltre 60.000 posti collocati in organico di fatto. (Formazione Anicia)

Su altre fonti

Tutti si sono dati appuntamento ai piedi del MIM, il ministero dell’Istruzione e del Merito, per protestare contro le nuove misure del ministro Valditara attive da quest’anno. Genitori di bambini e bambine con disabilità, insegnanti di sostegno, sindacati della scuola, tra gli altri la Flc Cgil e Gilda. (Il Fatto Quotidiano)

La quota dei precari quest’anno sarà, peraltro, condizionata … A poco meno di dieci giorni dall’avvio della scuola, previsto per il 12 settembre, regna ancora l’incertezza su una quota di docenti che prenderà posto in cattedra. (La Provincia Pavese)

E' iniziata a Roma la manifestazione di protesta indetta dal Cds, Comitato docenti di sostegno e i comitati dei genitori degli studenti con disabilità, organizzata dalle 15:00 alle 19:00, presso il ministero dell'Istruzione "contro le politiche educative del ministro Valditara, considerate inadeguate per garantire un'istruzione di qualità inclusiva". (Il Messaggero Veneto)

A Roma la protesta dei docenti di sostegno e dei genitori: ‘Basta precariato’. E va in scena il ‘mercato dei titoli’: ‘Tfa spagnolo a 6500 euro’

La specializzazione sul sostegno è un tema molto caldo. Il problema è che, nonostante gli sforzi, i posti a disposizione nelle Università restano insufficienti per coprire le cattedre in ruolo, specialmente al Nord, dove è piuttosto frequente l’utilizzo di docenti senza specializzazione. (Orizzonte Scuola)

I motivi sono noti da tempo: la troppa precarietà, più o meno la metà delle 200.000 cattedre complessive; l’alto numero di cambi di docente di sostegno che seguono ogni alunno, sia durante l’anno scolastico, sia tra un anno e l’altro; l’eccessiva percentuale di insegnanti non specializzati in didattica speciale; oltre 60.000 posti collocati in organico di fatto. (Tecnica della Scuola)

In centinaia di persone si sono recate davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma per chiedere lo stop alla precarietà dei docenti di sostegno, una graduatoria permanente per il reclutamento e la formazione gratuita. (Il Sole 24 ORE)