La rivincita dell'energia: spinge l'inflazione, affossa i tech

FIRSTonline ECONOMIA

Una buona notizia salvo per l’effetto moltiplicatore sui prezzi delle commodities per ora indispensabili: cobalto, litio, manganese, nickel, rame +57%

Ma la soddisfazione cede spazio all’inquietudine se si guarda al dato dell’energia: i prezzi dei beni energetici salgono in maniera sostenuta (+29,1%) ancor prima dei prossimi rincari già annunciati.

E le previsioni, a proposito delle materie prime, guardano verso l’alto. (FIRSTonline)

La notizia riportata su altre testate

Quella di non avere delle centrali nucleari come invece hanno quasi tutti i paesi europei. Se rischio c’è, c’è anche per le centrali che producono energia nucleare in Francia, Svizzera, Germania, Slovenia (L'Adige di Verona)

30 milioni di euro sono una cifra considerevole per le nostre finanze, sicuramente rappresentano l’aumento di spesa più alto di tutto il bilancio annuale dello stato. Con ogni evidenza non sarebbe bene prevedere la creazione di nuovo debito solo per coprire spese correnti, è necessario investire. (San Marino Rtv)

Esempi di efficientamento energetico molto semplici sono ad esempio gli interventi di relamping, ovvero il cambio del sistema di illuminazione con uno più moderno, efficiente e a basso consumo. Efficienza energetica che è ben diversa dal risparmio energetico (ovvero le attenzioni a non sprecare energia in casa così come nell’industria, nel terziario etc etc). (Il Riformista)

Un provvedimento del genere avrebbe senso se e solo se tutti gli attori della filiera energetica accettassero dei limiti ai propri guadagni. I prezzi dell’energia delle ultime settimane e quelli previsti per il 2022 non hanno eguali nella storia del nostro Paese. (Il Fatto Quotidiano)

La stessa Arera, poi, parlava degli aumenti dei “permessi di emissioni di Co 2 ” come concausa dell’aumento delle bollette. Ciò avviene, o dovrebbe avvenire, perché ogni impianto di generazione di energia elettrica possiede un suo coefficiente di emissione di CO 2 per ogni kilowattora prodotto. (Valigia Blu)

Con ogni evidenza non sarebbe bene prevedere la creazione di nuovo debito solo per coprire spese correnti, è necessario investire. Ribadisco allora quanto detto mesi fa: considerando l’esiguità del territorio e la necessità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, San Marino deve proporsi quale investitore in impianti (eolici, fotovoltaici o idroelettrici) che sono attualmente in valutazione in Italia o altrove in Europa al fine di acquisire diritti ed energia di parte di questi impianti per coprire parte rilevante del suo consumo elettrico. (Libertas San Marino)