Violenza contro le donne. La radice del femminicidio è nella cultura patriarcale

Corriere della Sera INTERNO

Donne uccise in quanto donne, donne percepite come una “proprietà”.

Servono competenze, serve una profonda conoscenza del fenomeno della violenza per aiutare le donne che cercano una via di uscita.

Sono per lo più donne che avevano denunciato, donne i cui ex avevano divieti di allontanamento, divieti che è sempre difficile fare rispettare.

La solitudine della violenza Le donne che subiscono violenza scivolano in una spirale di solitudine: probabilmente si vergognano a parlarne o temono il giudizio degli altri

Nell’ultima settimana, infatti, abbiamo detto addio a quattro donne e a tre bambini, a causa di partner o ex partner. (Corriere della Sera)

Su altri media

Angela Dargenio 07/05/2021. Angela Dargenio, 48 anni, è stata uccisa il 7 maggio 2021 a Torino. Sonia Di Maggio 01/02/2021. Sonia Di Maggio, 29 anni, è stata uccisa la sera del 1 febbraio 2021 a Minervino di Lecce (Gazzetta del Sud)

Senatrice, il rapporto della Commissione rivela importanti mancanze nella tutela delle donne dalle forme di violenza. A dirlo è Valeria Valente, senatrice del Partito democratico che presiede la Commissione di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere. (Open)

A partire dal primo poliziotto che accoglie una donna in cerca di un riparo, fino al giudice dell’ultimo grado di processo. Quanto meno nel sistema giuridico che, a rigor di logica, dovrebbe essere il primo a porsi in posizione di difesa di una presunta vittima di violenza di genere. (Today)

La mappa e l’elenco che seguono sono un grido di dolore che arriva da un’Italia che conta quest’anno oltre cento donne uccise. La mappa: un database per non dimenticare (La Stampa)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Quello che spinge a chiamarli ancora mariti, fidanzati o ex anche dopo le violenze. (ilmattino.it)

I dati sui femminicidi, in Italia, restituiscono la fotografia di un Paese in cui le donne non sono ancora sufficientemente tutelate dall’ordinamento. Fatto reso più grave se si considera che circa due donne su tre vivono nel silenzio le aggressioni che precedono il femminicidio. (Open)