Correttivo Codice Crisi di impresa: arriva il testo definitivo
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Il Governo, in data 4 settembre, ha approvato in esame definitivo il testo del Correttivo al Codice della Crisi d'Impresa circolato già nel mese di agosto scorso e sul quale anche il CNDCEC aveva espresso parere favorevole. Vediamo una sintesi delle novità in attesa di visionare il testo definitivo. 1) Revisione Codice Crisi di impresa: alcune delle novità Il Consiglio dei ministri del 4 settembre ha approvato, in esame definitivo il Decreto Legislativo con disposizioni integrative e correttive al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza di cui al decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. (Fiscoetasse)
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Il 4 settembre 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Correttivo-Ter al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (DLgs. 14/2019), introducendo modifiche cruciali che mirano a risolvere le criticità emerse nella prima applicazione del Codice. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)
Meritevoli di segnalazione, per le loro ricadute pratiche, sono anche le precisazioni del decreto correttivo del Codice della crisi e dell’insolvenza operate in ordine alla disciplina dei crediti prededucibili, con una maggior tutela degli onorari dei professionisti, e l’estensione del dovere di buona fede e correttezza, nelle trattative e nei procedimenti di accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza, ad «ogni altro soggetto interessato». (NT+ Fisco)
Come anticipato (si veda l’articolo «Codice della crisi, nuove soglie per il cram down») cambiano le soglie di soddisfacimento minimo necessario ai fini dell’omologazione forzosa della transazione fiscale nell’ambito degli accordi di ristrutturazione dei debiti. (NT+ Fisco)
Codice della crisi d'impresa, novità su concordato preventivo, composizione negoziata e liquidazione giudiziale: più ampio lo stralcio dei debiti. (PMI.it)
L'obiettivo annunciato dell'esecutivo è agevolare gli accordi tra imprese e fisco, negoziare il debito tributario e previdenziale (con il divieto di azioni verso i debitori e le transazioni fiscali, impedendo che il Fisco dica «no» alle ristrutturazioni aziendali), accorciare i tempi e diminuire i costi delle procedure, garantire la continuità aziendale e infine evitare il ricorso alle aule dei tribunali. (il Giornale)
La segnalazione, tuttavia, dovrà essere effettuata solo in circostanze di crisi ed insolvenza entro 60 giorni dalla conoscenza di tali situazioni e non nelle fasi di pre-crisi. Sono queste le modifiche più rilevanti apportate dal correttivo al codice della crisi, definitivamente approvato il 4 settembre scorso dal Consiglio dei ministri, in merito alla segnalazione nell’istituto della composizione negoziata. (Italia Oggi)