Domenica delle Palme, per la strage russa. Trump incolpa tutti

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Il Manifesto ESTERI

Fuori dai reparti di terapia intensiva degli ospedali di Sumy sono assiepati decine di giornalisti. Familiari, parenti e amici fanno avanti e indietro da domenica mattina, portano cibo e tè caldo e fermano chiunque abbia un camice. Qualcuno se n’è già andato e sta organizzando i funerali. Chi resta spera in un miracolo di Pasqua. Secondo Zelensky almeno «11 persone, tra cui tre minori» sono in condizioni critiche e al momento il bilancio ufficiale è di 34 morti (inclusi due bambini) e 119 feriti. (Il Manifesto)

Su altri media

ODESSA – Mentre gli abitanti della città piangono i loro morti, sulla strage di Sumy si consuma uno scontro politico duro tra il governo e l’amministrazione locale. (la Repubblica)

Il leader ucraino ha risposto anche alle parole di Trump, che ha definito la guerra “orribile” e attribuito le colpe a Biden, Zelensky e Putin. Qui c’è un aggressore e una vittima: i russi sono gli aggressori, noi siamo le vittime”, ha affermato Zelensky, accusando chi giustifica Mosca di legittimare la violenza. (Treccani)

Zelensky si appella agli alleati: “Fermiamo Putin o c'è il rischio di una guerra mondiale”. (RaiNews)

Sumy, dopo l’attacco licenziato il governatore militare

Nelle giornate del 10 e 11 aprile, l’India centrale e orientale è stata sconvolta da una violentissima ondata di maltempo, con temporali intensi, raffiche di vento e fulmini devastanti. Secondo quanto riportato dalle autorità locali e dai media, almeno 126 persone hanno perso la vita nel giro di 48 ore, in uno degli episodi più letali degli ultimi anni legati a fenomeni temporaleschi. (Meteo Italia)

Lo riporta Bloomberg. La decisione sarebbe stata motivata con il desiderio di mantenere in piedi i negoziati con Mosca (lapresse.it)

Artyukh era accusato di negligenza in seguito all’attacco di questo fine settimana sulla città del nord-est del Paese, nell’omonimo oblast confinante con la Russia. Il Governo ucraino ha approvato martedì il licenziamento del governatore militare di Sumy Volodymyr Artyukh, come proposto dal presidente Volodymyr Zelensky. (RSI Radiotelevisione svizzera)