Quanto costerebbe un iPhone dopo i dazi di Trump e cosa cambia dopo il dietrofront

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Nell'aprile 2025, l'amministrazione Trump ha annunciato l'introduzione di dazi fino al 145% su prodotti elettronici importati dalla Cina, inclusi gli iPhone. Questa decisione ha sollevato preoccupazioni riguardo ai potenziali aumenti di prezzo per i consumatori. Tuttavia, un successivo dietrofront ha modificato lo scenario. Gli aumenti dei prezzi dell’iPhone con i dazi Secondo alcune stime, Apple avrebbe potuto reagire ai dazi ritoccando i listini degli iPhone con incrementi anche superiori al 40%. (ItaliaOggi)
La notizia riportata su altri media
Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. Lo ha detto Donald Trump replicando a chi gli chiedeva della possibilità di dazi a breve sui semiconduttori. (Corriere della Sera)
Tokyo obbligazione decennale giapponese (La Stampa)
Il Segretario al Commercio di Trump ha spiegato che i beni attualmente esenti verranno probabilmente inclusi in un nuovo pacchetto di tariffe destinato a colpire l’industria hi-tech “tra un mese o due” (Adnkronos)

Reuters (Avvenire)
Se le tariffe fossero state applicate sin da subito anche per i prodotti tecnologici, la società di Cupertino si sarebbe trovata ad affrontare la crisi più grave dai tempi della pandemia: Bloomberg analizza il delicato momento dell'azienda guidata da Tim Cook, sottolineando come questa non possa ritenersi al sicuro vista la temporaneità dello stop ed il rapido (e poco prevedibile) evolversi della situazione. (HDblog.it)
I dispositivi elettronici saranno inclusi successivamente nelle tariffe sul settore dei semiconduttori. Apple vola a Wall Street, dove i titoli salgono del 7,5% dopo l'esenzione temporanea dai dazi reciproci di smartphone e pc di Donald Trump. (Tiscali Notizie)