Dal Peppone di Guareschi alla Tesla: la parabola discendente della sinistra moderna
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La parabola del ruspante politico di sinistra che si omologa in senso borghese l’aveva sottilmente descritta Giovanni Guareschi nei suoi romanzi allorquando il Sindaco Peppone divenne l’ Onorevole Peppone. Ma a mio parere nemmeno lui avrebbe potuto immaginare che nella odierna battaglia a sinistra sui diritti entrasse prepotentemente il “diritto all’ eleganza”. Rigorosamente di pochi. Perfino snob. (la VOCE del TRENTINO)
Su altre fonti
Nicola Fratoianni ed Elisabetta tti hanno promesso così di liberarsi di quel "peso" che è la loro automobile, comprata perché elettrica ma prima che il magnate "diventasse nazista, quindi ce ne libereremo". (Liberoquotidiano.it)
L'ex parlamentare ha infatti raccontato alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora: "Ho investito qualche risparmio affidandomi alla mia banca perché non ci capisco molto e ho scoperto un piccolissimo investimento in Tesla, delle azioni, e le ho vendute immediatamente". (Today.it)
Tutto quello che leggerete qui è assolutamente autentico. Non Karl Marx, ovviamente – lui è un ospite immaginario – ma le parole di Nicola Fratoianni ed Elisabetta tti sono esattamente quelle che hanno pronunciato sul caso Tesla-Elon Musk il 12 marzo su: Il Foglio. (GLI STATI GENERALI)
«Siamo rimasti fregati, abbiamo comprato una Tesla, ma prima che Musk diventasse nazista». Lei e il marito Nicola Fratoianni, che di Avs è leader, sono infatti tra i più critici e battaglieri nei confronti di Elon Musk e trovarsi in casa una Tesla è causa di un inaspettato imbarazzo. (Corriere della Sera)
«È fatta da tanti ingegneri e tecnici efficienti, non solo da Musk» ha detto Crisanti, che ha sottolineato: «Se dovessimo liberarci di tutto quello che eticamente non ci piace allora pure tutta l'architettura razionalista, perché vicina al fascismo, andrebbe distrutta. (ilmessaggero.it)
"Polemiche surreali": Elisabetta tti si difende dal "Tesla-gate", dalle critiche piovute per l'acquisto di un'auto elettrica da 47 mila euro. In più tti sostiene di non fare politica contro i beni di lusso: "Chiediamo un fisco più giusto e progressivo e una tassazione sui patrimoni, ovvero che chi ha di più contribuisca in modo equo. (Today.it)